Elisabetta Cocciaretto ha ceduto il passo Yulia Putintseva all’altezza delle semifinali del Wta 250 di Birmingham 2024, attraverso il risultato di 6-2, 6-2. Ennesima prestazione convincente della kazaka sull’erba inglese e nulla da fare per l’italiana: dopo aver eliminato giocatrici del calibro di Jelena Ostapenko e Sloane Stephens, entrambe in passato campionesse Slam, la marchigiana non si è fermata di fronte a Diana Shnaider, ma si è arresa in due set all’esperta Putintseva, sempre pericolosa su questa superficie. La nativa di Mosca ha tentato di limitare le capacità propositive di Cocciaretto, riuscendoci grazie a una vera e propria imposizione del ritmo, con variazioni continue e imprevedibilità letale. L’anconetana ha cercato di collezionare accelerazioni di rovescio, ma la resa sensazionale della kazaka in ricezione ha vanificato quanto prodotto: meravigliosa dimostrazione del tennis variopinto di Putintseva. La russa naturalizzata kazaka disputerà dunque la finale a Birmingham per la prima volta in carriera, affrontando una tra Ajla Tomljanovic e Anastasija Potapova.
IL RACCONTO DI COCCIARETTO-PUTINTSEVA
Primo set immediatamente complesso per Cocciaretto, con Putintseva partita bene al servizio e con coraggio in risposta nel secondo game: due palle break dovute a risposte profonde e incisive della kazaka, la quale non ha dato molti punti di riferimento all’avversaria; Cocciaretto ha annullato la prima chance dell’avversaria con un rovescio lungolinea preciso, cedendo però subito dopo a causa di un doppio fallo valso il 2-0. Reazione istantanea dell’azzurra, semplicemente perfetta con il rovescio lungolinea: tre traccianti fulminei hanno sorpreso l’opponente, l’ultimo dei quali meravigliosamente in contropiede per il 2-1. L’azzurra ha difeso il turno di battuta seguente con autorità, ristabilendo l’equilibrio sul 2-2 dopo lo spavento iniziale e annullando una nuova palla break: servizio e dritto efficienti e utile ace a chiudere il game. Putintseva ha accelerato nuovamente in risposta nel sesto gioco, riuscendo a guadagnare un break point in seguito convertito; scambio durissimo e lungo, convertito in oro dalla kazaka con un lob strategico splendidamente eseguito e un successivo cross di dritto vincente, 4-2. La nativa di Mosca ha mantenuto il turno di servizio a 30, riuscendo a contare sulla sua difesa, soprattutto sul lato sinistro del campo, destabilizzando una Cocciaretto pur propositiva sino al 5-2. Dopo alcuni e lunghi scambi, Cocciaretto ha richiesto l’ausilio di un fisioterapista per un fastidio al ginocchio, continuando però regolarmente il match. Netto 6-2 in favore di Putintseva, con doppio break a suo favore, meritato generalmente per il rendimento palesato in risposta.
Secondo set e nuovi problemi per Cocciaretto al servizio: primo game a 0 per Putintseva e secondo gioco azzannato a discapito di Cocciaretto, grazie a una serie di risposte strategicamente perfette e, in particolare, da segnalare un rovescio incrociato stretto psicologicamente condizionante per la marchigiana; ultimo dritto fulmineo e 2-0 kazako. La classe ’95 nata a Mosca ha confermato il break nel terzo game, non prima di aver cancellato due palle break grazie a una gestione sapiente degli scambi con il dritto e un po’ di sana fortuna: due righe l’hanno certamente accompagnata con affetto sino al 3-0. Doppio break con Putintseva on fire nel quarto game; giocate strategicamente letali, con profondità spesso esasperata e premiante, sino al 4-0. Epilogo triste per l’azzurra, punita forse troppo severamente da un 6-2 che però spiega in modo trasparente l’andamento del parziale e in generale dell’incontro. Nel penultimo game, con Putintseva alla battuta sul 5-1, da segnalare il mordente della giocatrice di Ancona, brava ad annullare tre match point e a crederci sino all’ultimo momento.