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L’All-England Club ha confermato, nel pomeriggio di venerdì, che i giocatori russi e bielorussi potranno giocare a Wimbledon questa estate. In seguito alla guerra della Russia contro l’Ucraina (complice il sostegno della Bielorussia), russi e bielorussi sono stati banditi dai Championships del 2022. Ciò cambierà nel 2023, a patto che verranno rispettate alcune condizioni.
“La nostra attuale intenzione è quella di accettare le iscrizioni da parte dei giocatori russi e bielorussi, che potranno competere come atleti neutrali e nel rispetto di alcune condizioni – ha dichiarato Wimbledon in una nota ufficiale –. Saranno proibite espressioni di sostegno per l’invasione russa in Ucraina in varie forme e non potranno iscriversi al torneo giocatori che ricevono finanziamenti dagli stati russo e/o bielorusso (inclusa la sponsorizzazione da parte di società gestite o controllate dagli stati) in relazione alla loro partecipazione ai Championships”.
In maniera per nulla sorprendente, questa temica è stata ampiamente discussa nella sala stampa al WTA 1000 di Miami. Petra Kvitova, dopo la sua vittoria in semifinale contro Sorana Cirstea, è stata interrogata sulla questione e la ceca ha risposto così: “Affermo sempre che sono contro la guerra e che sono preoccupata solamente per il popolo e i giocatori ucraini. Apprezzo che Wimbledon si sia preso la responsabilità di prendere decisioni scomode l’anno scorso, non dando punti ed escludendo gli atleti di Bielorussia e Russia. E penso che non dovrebbero essere ammessi, in realtà, a mio parere, così come per non dovrebbero giocare le Olimpiadi. Sento che i Giochi Olimpici esistono proprio perché non vogliamo guerre nel mondo. Apprezzo davvero che Wimbledon non li abbia ammessi l’anno scorso”, ha concluso Kvitova.
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