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“Scriviamo in risposta alle decisioni prese dai Board Atp, Wta e Itf di rimuovere i punti delle rispettive classifiche per i Championship 2022. Ci rammarichiamo profondamente per l’impatto di questa decisione sulle persone colpite. Tuttavia, data la posizione assunta dal governo del Regno Unito per limitare l’influenza globale della Russia, rimaniamo del parere che abbiamo preso l’unica decisione possibile per quanto riguarda Wimbledon come evento sportivo di fama mondiale e istituzione britannica; sosteniamo ancora la decisione che abbiamo preso. Rimaniamo contrari ad accettare che il successo o la partecipazione a Wimbledon vengano utilizzati in favore della macchina di propaganda del regime russo, che, attraverso i suoi media di stato meticolosamente controllati, ha una storia riconosciuta di utilizzo del trionfo sportivo per sostenere una narrativa gloriosa per gli individui russi. Vogliamo quindi esprimere la nostra profonda delusione per le decisioni prese da Atp, Wta e Itf di rimuovere punti in classifica per i Championships. Riteniamo che queste decisioni siano sproporzionate in queste circostanze eccezionali ed estreme: in generale dannose per tutti i giocatori che gareggiano nel Tour. Stiamo valutando le nostre opzioni in questo momento, stiamo anche discutendo con i nostri colleghi del Grande Slam”. Queste sono le parole scelte dai vertici di Wimbledon, utili per replicare alla decisioni di Atp e Wta; in breve, negata la possibilità di conquistare punti nel contesto dei Championships, dopo la decisione di escludere russi e bielorussi dalle competizioni.
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