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Wimbledon: Berrettini a caccia di un posto nell’Olimpo. Per Djokovic obiettivo 20° Slam

Matteo Berrettini - Foto Ray Giubilo

Domenica 11 luglio sarà una giornata da ricordare per lo sport italiano. A poche ore di distanza e a pochi “metri” di distanza Matteo Berrettini e la Nazionale di calcio andranno a caccia di un risultato sensazionale: vincere Wimbledon e gli Europei.

Il tennista romano ci ha fatto emozionare in queste due settimane londinesi, raggiungendo un risultato senza precedenti: è infatti il primo italiano di sempre a centrare la finale ai Championships. “Nemmeno nei sogni avrei pensato di arrivare in finale a Wimbledon, sarebbe stato troppo anche da sognare” ha dichiarato un euforico Berrettini al termine della gara. Matteo è inoltre il quarto giocatore azzurro capace di arrivare in finale in uno Slam: prima di lui ci sono riusciti solo Adriano Panatta, vincitore al Roland Garros nel 1976, Nicola Pietrangeli, vincitore a Parigi nel 1959 e nel 1960, sconfitto invece nel 1961 e 1964, e Giorgio De Stefani nel lontano 1932, anche lui battuto in terra francese. Berrettini sarà quindi il primo a giocare una finale Slam lontano da Parigi.

Sul campo da tennis più prestigioso al mondo affronterà in un match che si preannuncia scoppiettante il numero uno Novak Djokovic, già vincitore a Wimbledon nel 2011, 2014, 2015, 2018 e 2019. Il serbo cercherà di portare a casa il sesto titolo sull’erba londinese, il ventesimo in uno Slam: in caso di vittoria eguaglierebbe infatti Federer e Nadal.

Djokovic e Berrettini si sono sfidati solo due volte: la prima alle Atp Finals del 2019 (casualità proprio a Londra), mentre la seconda nei quarti di finale del Roland Garros 2021. In entrambi gli incontri ha vinto Nole, ma a Parigi ha dovuto lottare più del previsto, trionfando solo 7-5 al quarto set.

Entrambi sono in un periodo molto positivo. Berrettini ha vinto undici match consecutivi sull’erba ed è in fiducia dopo la vittoria al Queen’s poche settimane fa. Djokovic dopo il trionfo parigino vuole vincere anche Wimbledon: il suo obiettivo è fare il Grande Slam e ha tutte le carte in regola per riuscirci. Vedremo se il nostro portacolori avrà la possibilità di interrompere questo sogno come aveva fatto Roberta Vinci con Serena Williams nel memorabile Us Open 2015.

Matteo e Nole hanno avuto un percorso molto simile: al primo turno entrambi hanno ceduto un set, rispettivamente a Pella e a Draper, ma da quel momento in poi hanno iniziato a macinare vittorie senza particolari problemi. Sicuramente l’azzurro ha avuto più difficoltà rispetto al serbo nel match di quarti di finale, vinto contro Auger-Aliassime in quattro combattuti set. La semifinale con Hurkacz è stata a tratti dominata dal nostro giocatore, bravo a non perdere lucidità dopo aver perso il terzo parziale. Djokovic in semifinale ha vinto 3-0 con Shapovalov, ma il risultato è forse un po’ bugiardo perché il canadese lo ha messo in difficoltà e la partita è girata davvero su pochi punti: tuttavia nei momenti importanti il numero uno del mondo ha alzato il livello come solo lui sa fare e ha archiviato la pratica in meno di tre ore.

Per affrontare il serbo Berrettini dovrà essere micidiale al servizio, mettendo tante prime palle in campo e prendendosi qualche rischio sulle seconde (nel torneo ha anche messo a segno più di cento ace); inoltre dovrà accorciare gli scambi il più possibile perché più si allungano e più Djokovic diventa favorito. Nole invece quasi sicuramente aggredirà l’azzurro sul rovescio, quindi sarà importante difendersi bene con lo slice e poi girarsi sul dritto alla prima occasione. Attenzione anche ai “serve and volley” perché è un’arma usata molto spesso dal numero uno del mondo in questo torneo.

Per quanto riguarda la classifica, il tennista italiano sicuramente eguaglierà il suo best ranking di numero otto del mondo, scalzando Federer. Tuttavia in caso di vittoria supererebbe anche Andrey Rublev posizionandosi al numero sette. In ogni caso da lunedì sarà il nuovo numero tre della race, quindi in un’ottima posizione per qualificarsi alle Finals di fine stagione. Djokovic, saldamente al comando delle due classifiche, grazie alla vittoria su Shapovalov ha già staccato il pass per Torino.

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