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Le speranze della disputa di Wimbledon 2020 sono sempre più ridotte al lumicino: nella giornata di domani, secondo alcune indiscrezioni della BBC, è infatti attesa l’ufficializzazione dell’annullamento del torneo. Nelle ultime settimane si sono svolte una serie di riunioni all’interno del prestigioso All England Lawn Tennis Club, che organizza da più di un secolo l’unico Slam giocato sull’erba, per valutare possibili soluzioni alternative alla cancellazione, come il rinvio o lo svolgimento a porte chiuse. Ipotesi di difficile attuazione, di fronte alle quali, sempre secondo la BBC, gli organizzatori si sono infine arresi: i Championships con ogni probabilità non si svolgeranno per la prima volta dalla seconda guerra mondiale.
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Se è stato possibile rinviare il Roland Garros di quattro mesi, per farlo disputare in settembre, a Wimbledon, anche per ovvie ragioni di sicurezza degli atleti, si può giocare solo nei due mesi più caldi e asciutti dell’anno, a luglio o agosto. Delicato è anche il discorso relativo l’erba: la superficie organica richiede non solo una lunga preparazione (fino a 6 mesi) ma anche un’accurata manutenzione; dunque necessita una data sicura, quando l’emergenza coronavirus sarà ragionevolmente superata, per non rischiare inutili lavori preparativi.
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