Lorenzo Musetti va a caccia di un’altra impresa sull’erba di Wimbledon 2024 contro il sette volte campione dei Championships, Novak Djokovic. Sarà il settimo confronto tra i due, con il serbo al comando per 5-1 nei precedenti. “La sfida più difficile del tour”, l’aveva definita il tennista azzurro dopo la vittoria al quinto set contro Fritz nei quarti in riferimento al nuovo capitolo della serie contro Nole, il primo su erba dopo i match su terra e cemento. Proprio quelli sul duro, a Dubai (6-3 6-3) e sull’indoor di Bercy (6-0 6-3) nel 2022, rappresentano le lezioni più severe inflitte da Djokovic a Musetti. Lorenzo, al contrario, aveva dimostrato di poter tenere testa all’uomo dei record del circuito Atp sul rosso sin dal primo scontro diretto, al Roland Garros del 2021 in cui sfiorò il miracolo portandosi sul 2-0, prima di alzare bandiera bianca al termine del quinto set per un problema fisico.
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L’agognato scalpo del numero 1 al mondo è arrivato due anni più tardi, nel 2023, a Montecarlo: in rimonta (4-6 7-5 6-4) Musetti raccolse la vittoria più importante della sua carriera. Djokovic, memore di quell’occasione, non si è fatto cogliere impreparato nella rivincita sulla terra del Principato dello scorso aprile, ma ha rischiato nuovamente grosso al Roland Garros. Questa volta Nole ha dovuto recuperare uno svantaggio di 2 set a 1, prima di dilagare e chiudere con un 6-0 al quinto. “Ho analizzato quella partita – ha raccontato Musetti -, ho avuto qualche chance nel quarto set e non l’ho sfruttata. Se gioco con il giusto atteggiamento, posso avere le mie possibilità anche a Wimbledon”. Per la prima volta, infatti, sarà l’erba la superficie della sfida tra i due: Djokovic ha nel palmares i sette sigilli dell’All England Club, un ginocchio convalescente ma apparso parecchio performante fin qui; Lorenzo si presenta all’appuntamento con una semifinale a Stoccarda, una finale al Queen’s e un pieno di fiducia derivante da un percorso a Wimbledon non privo di insidie e di esami superati.
