Tennis

Wimbledon 2024, Paolini dopo la finale: “Sono triste, ma continuo a sorridere”

Jasmine Paolini
Jasmine Paolini - Foto Ray Giubilo

Grazie a tutti per esser venuti, vedere questo stadio pieno è un sogno diventato realtà. Congratulazioni a Barbora, gioca un tennis bellissimo. Gli ultimi due mesi sono stati folli per me, voglio dire grazie alla mia famiglia e al mio team, credono in me e senza di loro non sarei qui. In queste due splendide settimane, ho ricevuto tanto sostegno, è fantastico percepire l’amore del pubblico. Oggi sono un po’ triste, cerco di continuare a sorridere ugualmente perché devo ricordarmi che oggi è ugualmente una splendida giornata. Da ragazzina guardavo questa finale e tifavo per Federer (ride, ndr). Essere qui adesso è folle, ho apprezzato ogni momento qui e ringrazio tutti quelli che rendono possibile questo torneo”. Queste sono le recenti di Jasmine Paolini, rilasciate dopo la finale disputata a Wimbledon 2024 contro Barbora Krejcikova. L’azzurra, rammaricata seppur gioiosa dopo la sconfitta all’ultimo atto del torneo di Londra in tre set, ha analizzato il suo percorso sull’erba dei Championships con lucidità, congratulandosi anche con l’avversaria ceca in festa.

IL RACCONTO DI PAOLINI-KREJCIKOVA

PROGRAMMA E COPERTURA TV

TABELLONE

MONTEPREMI

In seguito, nel corso della conferenza stampa post-partita, Paolini si è così espressa sulla finale e sui risultati ottenuti in stagione, come riportato da ‘puntodebreak’: È un po’ difficile parlare in questo momento. Sono state due settimane molto belle. Devo accettare la giornata di oggi e lavorare sodo. Sono sicuro che ce la farò. Oggi è dura perché sono stata vicina alla vittoria, ma non è bastato. Lei ha giocato molto bene nel primo set, con tante prime di servizio. Penso di aver migliorato un po’ il mio gioco, credo di più in me stessa e ho migliorato il servizio. Futuro? Devo ancora elaborare ciò che ho fatto in finale a Wimbledon. In questo momento sono un po’ delusa, ma è un anno incredibile e mi sto divertendo: spero di continuare a questi livelli. A volte, ho un po’ paura di sognare troppo.

SportFace