Tennis

Wimbledon 2024, Musetti alla prima semifinale Slam: contro Djokovic serve l’impresa per diventare grande

Lorenzo Musetti
Lorenzo Musetti - Foto Ray Giubilo

Lorenzo Musetti affronterà oggi Novak Djokovic in semifinale a Wimbledon. L’azzurro ha già scritto la storia, diventando il quarto italiano in semifinale sui campi dell’All England’s Club, ma la partita di oggi contro per lui sarà una prova di maturità senza precedenti. Negli ultimi dieci anni, Nole ha perso solamente tre volte nel torneo più prestigioso della stagione erbivora, e lo scorso anno ha messo a referto la prima sconfitta in un turno successivo ai quarti di finale dal 2013. All’epoca a domare il serbo fu Andy Murray, in finale, proprio come Carlos Alcaraz nel 2023. Stando ai numeri, quella di Musetti sembra una missione impossibile, ma il carrarino sta mettendo in mostra un tennis fuori dal normale in queste settimane, e soprattutto non ha nulla da perdere.

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Ci sono già due precedenti nei tornei dello Slam tra i protagonisti di oggi, nel 2021 e poco più di un mese fa: entrambi al Roland Garros, entrambi vinti da Djokovic nonostante le meravigliose prestazioni dell’italiano. A Parigi Lorenzo ha lottato, provando a scardinare la difesa di un giocatore che ha scritto la storia di questo sport. A Wimbledon Nole gioca in casa, nonostante il pubblico, che però anche quest’anno sta dimostrando di saper dirigere a suo piacimento nei momenti di tensione. Servirà un’impresa che sul centrale è riuscita veramente a pochi tennisti nella storia. Per battere Re Nole, Musetti ha un’arma dalla sua parte: quel rovescio a una mano che finora a Wimbledon ha riportato alla memoria dolci ricordi di un altro re, ormai passato. Lungi da noi fare paragoni tra Lorenzo e Federer, però chissà che prima di entrare in campo oggi l’azzurro non vada a rivedere quella semifinale in cui, nel 2012, lo svizzero riempì di arcobaleni mancini il centrale del Club. È stata l’ultima sconfitta in semifinale del serbo nello Slam verde. Il resto è storia. Una storia a cui oggi Musetti spera di aggiungere una nuova, incredibile, pagina.

Il cammino dei protagonisti

Dall’inizio della stagione su erba l’anno di Musetti ha preso una piega inaspettata. Dopo un inizio di stagione deludente, sulla scia della fine del 2023, Lorenzo ha iniziato a vincere e a convincere, mettendo in fila una serie di prestazioni solide e efficaci. L’apice del trend positivo è stata la sfida ai quarti di finale di Wimbledon, contro Taylor Fritz, dove il carrarrino ha saputo soffrire, dominare e variare ritmo al momento giusto. Il quinto set è stato una vera e propria dichiarazione di poetica: bellezza e potenza allo stato puro. Prima di quella partita, Musetti ha avuto la meglio su quattro avversari non proprio irresistibili, ma certo da non sottovalutare: Lestienne, Darderi, Comesana e Mpetshi Perricard. Soprattutto l’ultimo aveva dimostrato di non temere la superficie e al Queens ha battuto avversari nettamente più forti di lui sulla carta. Sia il francese che Fritz puntano molto sul servizio, che sull’erba è un fattore. Contro entrambi, però, Musetti ha tenuto una percentuale di punti in risposta sulla prima vicina al 35%, dato fondamentale.

Fresco di un turno superato per walk over di Alex De Minaur, Novak Djokovic arriva a questa sfida con il piglio del campione. Il serbo nel torneo non ha dovuto sforzare eccessivamente il ginocchio infortunato, affrontando Kopriva, Fearnley, Popyrin e Rune. Il danese, per quanto fosse l’avversario più forte del roaster, è stato quello che ha forse dato meno filo da torcere al sette volte campione. Nelle fasi finali di uno Slam Djokovic non è un tennista qualunque, assume le dimensioni di un gigante, in grado di sovrastare tutto e tutti anche sul piano mentale. Ora questo gigante è zoppo, ma anche con una sola gamba resta il padrone di casa. Difficilmente Nole vorrà lasciare la strada spianata a Carlos Alcaraz, che dall’altro lato del tabellone già pregusta il secondo titolo consecutivo.

Le chiavi della partita

Non sarà semplice per Musetti raggiungere la prima finale Slam in carriera. La montagna da scalare sembra troppo grande per il giovane talento azzurro. Eppure c’è qualche possibilità che le cose non vadano come crediamo. Djokovic non è in grandissima forma, e potrebbe accusare una condizione non perfetta soprattutto se la partita dovesse allungarsi.

Lorenzo ha acquisito un po’ di esperienza in questi tornei e sa come resistere anche a maratone di cinque lunghi set. Qualora l’incontro non dovesse subito mettersi sui giusti binari per l’italiano, sarà importante rimanere con la testa nella partita, cercare di far muovere l’avversario e sfruttare al massimo le possibilità di cambiare ritmo. Poi, quando è in giornata, Musetti sa come divertirsi e far divertire. E chissà che il centrale di Wimbledon non abbia già eletto il suo prossimo rovescio magico…rigorosamente a una mano.

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