Un pimpante Fabio Fognini torna a vincere sui campi di Wimbledon a distanza di tre anni. Bastano tre set al giocatore italiano per sbarazzarsi del lucky loser Luca Van Assche per 6-1 6-3 7-5. Il francese, seguito da Santopadre da febbraio e ripescato dopo aver perso all’ultimo turno di qualificazione, non ha armi a sufficienza per contrastare la varietà di colpi propinata dal suo avversario, pur con un tentativo di reazione nel finale che poteva rimettere tutto in discussione. Ora Fognini attende Casper Ruud, testa di serie numero 8 dei Championships.
PRIMO SET – Nonostante qualche piccolo fastidio iniziale alla gamba sinistra in un match iniziato sbattendo il piede tra un punto e l’altro, Fognini entra benissimo nel suo torneo dopo aver cancellato una palla break nel secondo game. Van Assche si incarta al servizio e con il primo colpo dopo la battuta, Fabio gli nasconde la palla alternando angoli e velocità e rapidamente si ritrova sul 4-1 con doppio break. Anche quando sembra staccare la spina, il taggiasco si riaccende velocemente: dallo 0-40 rimonta nel suo turno e va nuovamente a segno in risposta per chiudere la frazione sul 6-1.
SECONDO SET – Inevitabile il tentativo di reazione nel numero 104 al mondo, che però persiste nella pessima realizzazione sulle palle break (sarà 0 su 10 alla fine del secondo parziale). Meriti e demeriti condivisi a metà, con un Fognini sempre attento quando in svantaggio sul proprio servizio e bravissimo nel leggere i momenti della partita. Sul 4-3, infatti, Van Assche perde ritmo alla battuta con 3 doppi falli e Fabio ne approfitta ai vantaggi. E nel nono gioco, nell’ennesima altalena di emozioni e dopo aver annullato un’altra coppia di palle break, il ligure stampa una provvidenziale solida prima palla sul secondo set point per il 6-3.
TERZO SET – Il primo game perso da Van Assche dal 40-0 lascia presagire un comodo rettilineo finale per Fognini, e così pare almeno per i successivi 20 minuti. Fabio sembra totalmente in controllo del match, ma sul 4-3 arriva finalmente un guizzo per il francese: per la prima volta nel match strappa il servizio all’italiano e mette il naso avanti sul 5-4. Ma l’ex numero 1 d’Italia è troppo in palla per lasciarsi sfuggire questa occasione, si rimette subito in moto e con tre game consecutivi (e un pizzico di fortuna, come il passante deviato dal nastro che vale il break) chiude l’incontro