Carlos Alcaraz si conferma campione a Wimbledon 2024. Lo spagnolo batte esattamente come lo scorso anno Novak Djokovic in finale e conquista dunque il suo secondo titolo ai Championships e quarto slam in carriera. Il classe 2003 trionfa in tre set con il punteggio di 6-2 6-2 7-6(4) in due ore e 27 minuti, al termine di un incontro dominato e in cui il passivo avrebbe potuto essere più pesante. Il fuoriclasse serbo ha disputato un match sotto tono, collezionando così la sua terza sconfitta in finale a Wimbledon: la ricerca al 25esimo slam della carriera ripartirà dunque dagli Us Open. Per Alcaraz invece secondo slam consecutivo dopo il successo al Roland Garros, che a soli 21 anni lo proietta già nella storia.
LA CRONACA DELLA FINALE DI WIMBLEDON TRA ALCARAZ E DJOKOVIC – Primo game subito durissimo, in cui Djokovic riesce a difendersi strenuamente ma dopo un quarto d’ora e alla quinta palla break è costretto a cedere. Alcaraz conferma successivamente il break con estrema facilità e mette subito la testa avanti. Il serbo riesce a sbloccarsi nel terzo gioco, quando chiude con l’ace e accorcia sul 2-1. Il campione in carica però è in stato di grazia, concede praticamente nulla al servizio e trova un altro break che lo porta sul 4-1: il classe 2003 è aggressivo in risposta, in più Nole commette qualche errore di troppo e rovina tutto con il doppio fallo. Il doppio break consegna di fatto il set ad Alcaraz, che infatti chiude poco dopo con un paio di accelerazioni micidiali di dritto e con la prima vincente. Il primo set si chiude dunque 6-2 in favore del nativo di Murcia.
Anche il secondo set parte male per Djokovic, esattamente come il primo: Alcaraz martella con il dritto e poi sfodera un preciso passante che trafigge l’avversario e gli permette di prendersi subito il break dell’1-0. Il campione in carica si concede il lusso di due doppi falli nel game successivo ma poi si salva e conferma il break. Il 24 volte campione slam riesce a sbloccarsi ma anche in questa occasione deve rincorrere e non ne ha: Alcaraz è perfetto, mette in mostra tutto il suo sconfinato arsenale e concede le briciole. Alla fine Nole cede ancora una volta con il doppio fallo e regala il secondo break al suo giovane avversario, che non si lascia pregare e chiude il set con un altro 6-2 grazie a due prime vincenti. Dopo solamente un’ora e 15 minuti lo spagnolo è avanti di due set sul sette volte campione dei Championships.
Nel terzo set Djokovic riesce a tenere il servizio per la prima volta nel game d’apertura, con Alcaraz che fa lo stesso senza troppi patemi. Nel terzo gioco il serbo è bravo e caparbio ad annullare 4 palle break e a salvarsi con il servizio e la volée: da qui in poi sembra sbloccarsi il campione di Belgrado, che nei successivi due turni di battuta tiene a zero e rimane aggrappato alla partita. Anche lo spagnolo mantiene i suoi turni al servizio fino al 4-4: qui il campione in carica gioca un game splendido in risposta e si prende il break grazie ad un passante al volo micidiale che lo porta a servire per il torneo. Alcaraz però si complica le cose da solo, sciupando tre match point sul 40-0 in maniera inspiegabile e dal nulla Djokovic si guadagna il break che lo tiene in vita. L’epilogo è il tie break, dove l’iberico è il primo a prendersi un mini break di vantaggio con un vincente di dritto lungolinea, ma con un errore fotocopia lo restituisce al suo avversario. Un pesante errore di Nole col dritto porta però Alcaraz sul 5-3. Una smorzata al bacio gli regala poi il quarto match point ed è quello buono: il tie break si conclude 7-4 e lo spagnolo si conferma vincitore di Wimbledon.