Carlos Alcaraz ha superato Daniil Medvedev per (1)6-7, 6-3, 6-4, 6-4 in semifinale a Wimbledon 2024, ottenendo un pass per la finale dello Slam sull’erba di Londra. Solita prestazione concreta del campione in carica ai Championships, partito male e repentinamente tornato in sé tra il secondo e il quarto parziale. Il russo non è riuscito a intrappolare l’avversario nella solita ragnatela tattica, in quanto l’iberico ha sfoderato diversi colpi simili a sfuriate da ogni parte del campo. Trattasi della quarta finale Slam per Alcaraz, partendo dagli Us Open del 2022, la seconda sui prati di Wimbledon: sino a questo momento, ha sempre vinto all’ultimo atto di un torneo di questo livello. Il tennista di El Palmar sfiderà uno tra Novak Djokovic e Lorenzo Musetti, impegnati nella seconda semifinale, per contendere il trofeo a Wimbledon.
IL RACCONTO DI ALCARAZ-MEDVEDEV
Il primo set ha mostrato delle fasi iniziali di puro studio tra i due tennisti, sebbene Alcaraz abbia ottenuto una palla break nel corso del primo game. Lo spagnolo ha spinto con vigoria praticamente in ogni scambio, prima trascinando Medvedev ai vantaggi e poi guadagnando una chance concreta, vanificata però pochi secondi dopo da un’accelerazione di troppo. A distanza di pochi secondi, grazie anche alla sua strepitosa prima, il tennista di Mosca si è portato sul 2-1 con discreta serenità dopo il pericolo scampato. Medvedev ha affondato il colpo nel game successivo, il quarto, strappando il servizio all’iberico a 0: solito muro di gomma in fase difensiva, contrattacchi da manuale da fondocampo e una solidità complicatissima da scalfire per il 3-1.
Alcaraz ha costruito sapientemente due palle del contro-break nel quinto gioco, variando spesso spartito tattico e utilizzando una smorzata, andate però in fumo per via delle innumerevoli soluzioni tattiche di Medvedev; alla quarta palla del contro-break, però, Alcaraz ha inciso da fondocampo per 3-2 che ha ristabilito l’equilibrio. Moscovita nuovamente avanti nel punteggio grazie alle solite qualità da fondocampo sino al 4-2, presto diventato 5-2: spagnolo sin troppo precipitoso in spinta, ma anche stremato dalle strategie dell’avversario. Tre game consecutivi vinti da Alcaraz hanno riaperto il parziale, con break nel nono gioco che ha fatto talmente infuriare da Medvedev da farlo cadere nel warning per comportamento antisportivo (verbal abuse): 5-5 e tutto da rifare per il russo. Giunti al tie-break, l’atleta di Mosca ha sfoderato una performance magnifica da fondocampo, inventando passanti e controbattendo qualsiasi colpo dell’avversario sino a un eloquente 4-0. Tie vinto da Medvedev per 7-6(1), punteggio che rende giustizia al suo rendimento nel corso del set.
Il secondo set ha mostrato tutto un altro Alcaraz per quanto riguarda approccio e attitudine in campo; break dell’iberico dopo il secondo turno di battuta di Medvedev, nel quarto game. Accelerazione dopo accelerazione, il tennista nato a El Palmar ha trovato il suo tennis, sfoderando un suo marchio di fabbrica per aggiudicarsi lo strappo: passante di dritto in corsa per il 3-1. Lo spagnolo ha difeso il break di vantaggio nel corso dell’intero parziale, non rischiando alcunché e inanellando vincenti con il suo miglior colpo, il dritto. Nessun colpo di scena sul finale, sebbene Medvedev fosse avanti 15-30 nel nono e decisivo gioco: Alcaraz ha mantenuto salda la concentrazione, servendo bene nel momento cruciale e chiudendo con una prima al corpo ingestibile per l’avversario, valsa il 6-3 in suo favore.
Il terzo set si è aperto con un copione simile al parziale precedente, considerando il break repentino di Alcaraz, questa volta arrivato nel terzo gioco. Lo spagnolo ha trovato costante profondità in ricezione, rendendo la vita complicata a Medvedev e inducendo quest’ultimo a diversi errori con il dritto in manovra, sino al 2-1 con strappo significativo. Sesto game partito da uno 0-30 preoccupante per Alcaraz, a causa di un Medvedev aggressivo in risposta: tre prime straordinarie e una seconda sulla riga hanno tolto le castagne dal fuoco per l’iberico, sino al 4-2. Lo spagnolo ha mostrato la sua indole da giocherellone nel nono game; sopra 0-30, ha gettato via l’opportunità di procurarsi un secondo break masticando uno smash a campo aperto giocato come se dovesse trasformarsi in palla corta, consentendo a Medvedev di rientrare rabbiosamente sino al 5-4. Turno di battuta conclusivo, nel decimo gioco, senza alcun problema per il campione in carica a Wimbledon: serie di colpi potenti, sia alla battuta che in uscita da essa, e russo alle corde sul 6-4.
Il quarto set è partito con un break in apertura per Alcaraz, similmente agli ultimi due parziali, questa volta però dopo appena un game: dritto incrociato semplicemente fulminante dello spagnolo e 1-0 doloroso per Medvedev. Il russo ha reagito con grande tempestività e carattere, trovando un contro-break nel game successivo: il punto cruciale è arrivato sul 30-40, con un recupero difensivo in lungolinea da contrattaccante puro dopo una smorzata ben eseguita da Alcaraz: 1-1. Nuovo squarcio al match dello spagnolo nel settimo game, con sorpasso a 30 a discapito della battuta di Medvedev; poche prime per il russo, tante invece le soluzioni pragmatiche dello spagnolo, sia di tocco che d’accelerazione: ultimo duello sulla diagonale del rovescio, vinto dal campione in carica a Wimbledon per il 4-3. Alcaraz ha chiuso i conti da campione navigato, nel decimo game, con un dritto inside-in valso il game a 30 e il pass per la finale a Londra: 6-4.