Con un’altra prestazione di altissimo livello al servizio, con tanta attenzione nei momenti importanti e con degli spostamenti fuori dal comune per una superficie come l’erba, Jannik Sinner continua a vincere e a convincere. Per la prima volta in carriera l’altoatesino ha centrato l’accesso agli ottavi di finale di Wimbledon battendo John Isner, che sui prati di Church Road giocò una semifinale nel 2018; il tutto con lo score di 6-4 7-6(4) 6-3 in 2 ore e 20 minuti di gioco.
JANNIK DA RECORD
Per la sesta volta su undici partecipazioni in una competizione del Grande Slam, Sinner conquista dunque un posto tra i migliori sedici del torneo. Solamente al Roland Garros nel 2020 e agli Australian Open di quest’anno è però riuscito ad approdare ai quarti di finale. Stavolta, l’azzurro troverà dall’altra parte della rete Carlos Alcaraz, vittorioso su Oscar Otte per 6-3 6-1 6-2. A livello di circuito maggiore, l’unico precedente risale al primo turno del Masters 1000 di Parigi-Bercy del 2021; in quell’occasione, lo spagnolo si impose con il punteggio di 7-6(1) 7-5. Per trovare il primo incrocio in assoluto bisogna invece tornare al Challenger di Alicante nel 2019 e anche in quell’occasione vinse Alcaraz (6-2 3-6 6-3).
RESOCONTO SINNER-ISNER
Sinner parte con il piede giusto, ma a prendersi la scena nelle battute iniziali dei match è Isner. Con 8 ace realizzati nei suoi primi due turni di servizio, l’americano ha infatti superato il record mondiale di ace che apparteneva ad Ivo Karlovic. Nel quinto gioco è Sinner a procurarsi la prima occasione di break, che però sfuma. La seconda chance arriva nel settimo gioco e l’azzurro stavolta non se la lascia sfuggire. Con soli cinque punti persi alla battuta, Sinner conquista un primo parziale nel quale ha fatto registrare un rendimento dell’87% di punti vinti con la prima e del 70% con la seconda. Nel secondo set Sinner deve fronteggiare qualche problema in più, ma con coraggio e solidità riesce comunque a cavarsela. Si arriva al tie-break e con una gran risposta anticipata di rovescio, Sinner si prende il minibreak, lo costudisce gelosamente e si porta avanti due set a zero. Nel terzo set è invece l’ottavo gioco a rivelarsi decisivo: Sinner sfrutta la seconda delle due occasioni di break e strappa la battuta ad Isner, riuscendo poi a chiudere il match nel game successivo.
NUMERI E OTTAVI
Dato importante anche per quanto riguarda gli errori non forzati: solamente 18 per Sinner, a fronte dei 19 vincenti, e ben 34 per Isner, che ha invece ha messo segno; senza considerare i 24 ace, 19 vincenti. Una partita tatticamente perfetta, dunque, quella giocata da Sinner, che con tanti servizi al corpo non è quasi mai andato in difficoltà nei propri turni di battuta. In risposta, invece, l’azzurro si è mosso molto per non dare punti di riferimento ad Isner e alla fine ha conquistato ben 35 punti su 99 nei turni di battuta dell’americano. Statistiche straordinarie, che dovranno però esser confermate e, anzi, superate ai danni di un Carlos Alcaraz praticamente perfetto dopo un primo turno altalenante con Jan-Lennard Struff. Nuova sfida, in occasione delle prima volta agli ottavi di Wimbledon, a caccia già di un altro primato: la prima volta ai quarti dell’altoatesino.