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Il rapporto tra i tennisti italiani e il Grand Slam di Wimbledon non è mai stato uno dei più idilliaci. Prima dell’impresa di Matteo Berrettini nel 2021, i risultati dei tennisti nostrani in quel di Londra non sono mai stati così esaltanti, per diverse motivazioni. Probabilmente il periodo che più sarebbe stato proficuo per collezionare trofei e primati è quello relativo agli anni ’70 e ’80; Adriano Panatta fra tutti avrebbe avuto le carte in regola per incoronarsi re. Quali sono i dati più rilevanti tra i tanti percorsi dei nostri tennisti ai Championships?
Dopo la grande impresa della scorsa stagione, Berrettini si piazza in cima alla lunga lista di giocatori italiani che hanno partecipato al Major londinese. Il gioco di Matteo, ottimo servitore e vero e proprio ‘martello’ con il dritto, si presta bene a questo tipo di superficie; c’è da chiedersi cosa sarebbe potuto succedere se il tennista romano fosse ‘esploso’ qualche anno prima, quando i campi erano ancora più veloci. Nonostante si tratti degli anni dominati dai ‘fab four’ e in particolar modo da Roger Federer, vincitore del torneo per ben 8 volte, forse il ventiseienne avrebbe avuto modo di dire la sua, infilandosi in un’egemonia ventennale.
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I NUMERI DI BERRETTINI E LA STORIA ITALIANA
Berrettini è il primo e unico finalista italiano nella storia di Wimbledon; per ritrovare l’unico altro tennista ad essere arrivato così vicino all’ultimo atto, bisogna tornare indietro sino al 1960, quando Nicola Pietrangeli dovette arrendersi al leggendario Rod Laver in semifinale. Soltanto altri tre giocatori sono riusciti ad arrivare nelle fasi finali del torneo, più precisamente ai quarti: si tratta del barone Uberto De Morpurgo, che li raggiunse nel 1928, Adriano Panatta, riuscitovi nel 1979, e più recentemente Davide Sanguinetti, che nel 1998 si arrese in 3 set all’olandese Richard Krajicek.
Oltre lo storico record del 2021, Matteo Berrettini è anche al ventesimo posto di una speciale classifica, quella con la maggior percentuale di vittorie; il romano ha infatti il 76,92% di successi, ovvero 10 trionfi su 13 incontri. Per trovare un altro italiano in questa lista è necessario scorrere fino alla posizione numero 115 della lista, dove ritroviamo Adriano Panatta con 19 successi su 31 match, e Fabio Fognini, addirittura al posto numero 162.
Tra alcune statistiche special figura anche Andreas Seppi; l’altoatesino è infatti alla sessantottesima posizione in assoluto per ace scagliati ai Championships, ben 273 in 16 apparizioni. Lo stesso Andreas è attualmente l’italiano con più match giocati sui campi dell’All England Club; 34 incontri dal 2005 al 2021. Più volte i nostri tennisti sono caduti rovinosamente in quel di Londra, anche quando le previsioni li davano come possibili pericoli nel tabellone. L’esempio dello scorso anno dovrà fungere da apripista per cominciare a stabilire nuovi record anche sui campi di Wimbledon, così magici e al tempo stesso così stregati.
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