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Come da pronostico, sarà Novak Djokovic ad affrontare Nick Kyrgios nella finalissima del torneo di Wimbledon 2022. Decisivo il 2-6 6-3 6-2 6-4 in poco più di due ore e mezza con cui il serbo ha fatto fuori il britannico Cameron Norrie. Ad un primo set da dimenticare, per il serbo hanno fatto da contraltare tre parziali giocati non con la solita brillantezza ma in maniera estremamente concreta e lucida. E’ chiaro che tra due giorni servirà molta più continuità contro il giocatore di Canberra.
Per Nole si tratta dell’ottava finale all’All England Club, la quarta consecutiva considerando che due anni fa non si è giocato per via della pandemia da Covid-19. Nella giornata di domenica proverà a vincere lo Slam londinese per la settima volta in carriera. In tal caso raggiungerebbe due mostri sacri come William Renshaw e Pete Sampras e portandosi a meno uno da Roger Federer, leader di questa speciale classifica. Attenzione però a Kyrgios, che arriverà fresco e riposato dopo non aver giocato la sua semifinale contro Rafael Nadal. L’aussie, inoltre, è uno dei pochissimi ad avere un bilancio positivo negli scontri diretti contro il serbo (2-0).
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PRIMO SET – L’inizio di Djokovic è sorprendentemente contratto e nel game d’apertura si fa subito levare la battuta a trenta (1-0). Il vantaggio dura pochissimo. Nel secondo gioco il britannico incappa in qualche errore di troppo e restituisce immediatamente il servizio (1-1). Il serbo sembra tornare in controllo ma all’improvviso nel quinto game la luce si spegne.
Norrie ne approfitta per siglare il secondo break di giornata e rimettere la testa avanti (3-2). L’emorragia non si placa per il numero tre del mondo, che nel settimo gioco va sotto addirittura di due break. Scomposto con tutti i colpi, fa impressione soprattutto il linguaggio del corpo di Nole. Tutt’altra musica dal lato del britannico, che con un ace mette il punto esclamativo sul 6-2 finale.
SECONDO SET – Il serbo decide di mettersi il cappellino da battaglia e la questione sembra cambiare, almeno stando al servizio. Nei suoi primi tre turni, infatti, concede solamente un punto all’avversario. Nel quarto game si procura anche una palla break ma l’inglese è molto aggressivo e la cancella. Sopra 3-2, Nole ha altre due possibilità per allungare. Bravo però il britannico, che fa sempre le cose giuste ed ottiene nuovamente l’aggancio (3-3).
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Il numero tre del mondo non accusa il colpo e con il terzo game a zero della sua frazione sale senza problemi sul 4-3. L’ottavo gioco è il punto di svolta. Qui Norrie commette una serie di errori imperdonabili e cede per la seconda volta nel match la battuta (5-3). Djokovic è ancora convalescente. Nel gioco successivo è costretto a rimontare da 0-30 ma in qualche modo ristabilisce la parità: 6-3.
TERZO SET – Djokovic sembra rinfrancato dal parziale appena vinto pur non brillando. Nelle prime battute i suoi errori diminuiscono sensibilmente. Norrie inizia ad annaspare da fondocampo ed alla terza palla break del game d’apertura è costretto a capitolare (1-0). Il quinto gioco è forse quello meglio disputato dal serbo in risposta.
Nole inizia ad alzare sensibilmente il livello da fondocampo e non lascia più respirare il britannico. Il risultato è un comodo doppio break di vantaggio per il sei volte vincitore del torneo, che vola sul 4-1 pesante. Chiudere è una banale formalità per il numero tre del mondo, salito moltissimo soprattutto al servizio. L’inglese si aggrappa alla sua battuta ma non può evitare il 6-2 che restituisce un po’ di tranquillità a tutto il box dell’asso balcanico.
QUARTO SET – Norrie non è più in fiducia e si vede. Il britannico è scarico con tutto il suo repertorio e ciò lo paga ancora una volta in apertura. Djokovic trova subito il break (1-0) e poi non ha problemi a consolidarlo con l’ennesimo game a zero della sua partita (2-0). Nel quinto game il serbo ha la possibilità di ammazzare la partita in ben quattro occasioni.
L’inglese però non molla, alza il livello nei punti che contano e prova a darsi ancora un po’ di vita (3-2). Il giocatore di casa riesce a mantenere con giudizio i propri turni di battuta ma è solamente un rallentare una fine già scritta dalla fine del secondo set. Sopra 5-4, infatti, Nole piazza l’ennesimo buon game al servizio della sua seconda metà di gara e vola in finale: 6-4.
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