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Nonostante il vortice mediatico innescato dalla positività del croato Marin Cilic e di Matteo Berrettini, il torneo di Wimbledon 2022 va avanti. I riflettori sono puntati sui secondi turni, quelli della parte alta del tabellone maschile e della parte bassa di quello femminile. Andiamo a scoprire nel dettaglio cosa tenere d’occhio in questo day 3 ai Championships.
NOLE: L’ASTICELLA SI ALZA – Tra il timore di un contatto con il positivo Cilic ed un esordio un po’ balbettante, Novak Djokovic aprirà il programma del Centrale per il suo match di secondo turno. Dall’altra parte della rete ci sarà Thanasi Kokkinakis, classe 1996 aussie che quest’anno sta provando ad avere una stagione continua dopo degli ultimi anni purtroppo tormentati da problemi fisici. L’australiano ha avuto un inizio di 2022 sbalorditivo caratterizzato dal titolo ad Adelaide e da quello in doppio agli Australian Open con l’amico di sempre e connazionale Nick Kyrgios. Successivamente una piccola flessione a livello di prestazioni.
Forse anche dovuta all’esigenza di riabituare il proprio fisico ad una competizione così logorante dopo tanta inattività. Il successo all’esordio sul polacco Majchrzak in tre set, però, è meritevole di attenzioni da parte del campione serbo. Quest’ultimo non può assolutamente permettersi i passaggi a vuoto avuti contro il sudcoreano Kwon. Conoscendo un po’ il campione uscente dei Championships, tuttavia, la sensazione è che non li avrà. L’avversario, infatti, è di quelli veri e ti obbliga ad essere concentrato sin dal primo quindici senza la possibilità di trovare il tuo miglior tennis strada facendo come accaduto con il piccolo asiatico.
JANNIK ED UN MATCH INSIDIOSO – Darren Cahill gli ha dato un consiglio molto semplice alla vigilia del torneo di Wimbledon: “Devi fare amicizia con l’erba. Devi essere contento di far parte di questa manifestazione”. Adesso, dopo aver posto il primo sigillo in carriera sulla superficie contro Wawrinka, urge compiere un passo ulteriore per Sinner. Quest’ultimo sarà il terzo match di giornata sul Court 3 contro Mikael Ymer, ragazzo di origini etiopi ma naturalizzato svedese insieme al fratello Elias (lucky loser qui a Londra).
Vincendo raggiungerebbe il terzo turno di tutte e quattro le prove dello Slam. La partita nasconde più insidie di quanto si possa pensare. Lo scandinavo, infatti, è un tennista che si adatta molto bene all’erba per via di un gioco di gambe particolarmente reattivo e di colpi molto puliti e precisi dal punto di vista tecnico. Ovvio che l’altoatesino dovrà far valere la propria maggior pesantezza di palla, una caratteristica che penalizza il più giovane della famiglia Ymer. La speranza è che il successo all’esordio contro l’ex numero tre del mondo possa averlo sbloccato su una superficie che può dargli tantissimo.
UN’ALTRA PRIMA VOLTA – Anche Elisabetta Cocciaretto è una neofita da questo punto di vista e anche di più. Contro Martina Trevisan, infatti, non è giunta soltanto la prima vittoria a Wimbledon ma in generale a livello Slam. La marchigiana è pianificata come terzo incontro sul Court 15 contro Irina Camelia Begu, tennista che ha dato sempre molto fastidio alle nostre ragazze. La rumena è abbastanza discontinua. Quando però incappa nel periodo giusto può essere veramente temibile, specialmente sulle superfici rapide. Si è presentata ai Championships direttamente dopo il Roland Garros, dove si è arresa solamente agli ottavi di finale.
Il suo gioco si fonda soprattutto sulla pesantezza dei colpi d’inizio gioco, servizio e dritto su tutti. Sarà importante per l’azzurra non darle l’iniziativa e cercare di fare la voce grossa dal lato del rovescio, suo colpo naturale. L’erba tende a favorire la sua avversaria per via della maggior esperienza. Cocciaretto, però, ha dalla sua quella voglia insaziabile di un grande risultato dopo un ultimo periodo molto limitante a causa degli infortuni. Quest’anno ha dovuto giocar tanto a livello di circuito minore a causa del suo ranking. Contro la rumena l’occasione perfetta per riprendersi e dimostrare tante cose.
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OCCHIO A QUESTI DUE – Due match su tutti, inoltre, si preannunciano da non perdere in questo day 3 a Wimbledon. Andy Murray chiuderà il Centre Court insieme all’americano John Isner in una sfida davvero d’altri tempi. Il britannico ha offerto una delle sue migliori versioni sull’erba l’altra sera contro l’australiano Duckworth. Proverà a replicare contro il bombardiere statunitense. Non si sa ancora se sarà la sua ultima partecipazione all’All England Club. Nel dubbio, il pubblico lo sostiene come forse non ha mai fatto neppure quando era uno dei principali candidati al titolo finale creando un’atmosfera da brividi.
Chi invece (a naso) avrà molte altre occasioni per giocare sui prati londinesi è Carlos Alcaraz. Il fenomeno spagnolo se la vedrà contro l’olandese Tallon Griekspoor (quarta sfida sul Court 2), giustiziere di Fabio Fognini all’esordio. A differenza del Roland Garros parte a fari spenti qui a Wimbledon. Una preparazione un po’ raffazzonata ed una vistosa fasciatura al gomito destro, infatti, non lo pongono come uno degli assoluti favoriti. Vederlo battere al quinto set il tedesco Struff, però, forse può aver fatto cambiare idea a qualcuno. Quest’oggi un altro test molto importante contro un tennista in ascesa continua dalla metà della stagione passata.
OCCHIO A QUESTE DUE – Nel femminile sono da cerchiare queste due sfide. La prima è quella tra la francese Caroline Garcia e l’idolo di casa Emma Raducanu (secondo match sul Centre Court). La britannica sembra essere particolarmente in forma nonostante l’infortunio di Nottingham, che aveva fatto temere la sua assenza a Wimbledon. All’esordio ha impressionato per maturità e solidità contro un’erbivora del calibro della belga Van Uytvanck. Sarà una partita simile contro la transalpina, che proverà a metterla sotto con i suoi colpi potenti. C’è sempre tanta curiosità di vedere all’opera questa ragazza, che dopo l’exploit a New York si è un po’ fermata. Si sono fatti sentire alcuni problemi fisici ma soprattutto i tanti cambiamenti nel proprio box, che non le hanno consentito di trovare una certa continuità neppure fuori dal campo.
La seconda partita da tenere d’occhio è quella di Ons Jabeur, forse la vera favorita (anche più di Iga Swiatek) alla vittoria finale, sempre che la pressione non prenda il sopravvento sul suo tennis. Quest’ultimo sembra creato appositamente per giocare sull’erba con i suoi tagli e delle variazioni che portano alla memoria edizioni andate. La tunisina chiuderà il Court 3 contro la qualificata polacca Katarzina Kawa. L’incontro sembra avere tutti i connotati di un buon allenamento per la numero due del mondo. L’unica incognita è la fiducia dell’avversaria, che tra Roehampton e All England Club si è portata a casa già quattro partite. Per Jabeur sono questi i match da vincere. Soprattutto in uno Slam e nel circuito femminile, infatti, battere qualcuno quando tutti se lo aspettano può essere sempre molto complicato.
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