Dopo una settimana di grandi incontri, tante emozioni ed un po’ di pioggia, passa agli archivi la prima metà dei Championships. Sono state tante le conferme avute dal terzo Major di questa stagione, ma non è mancata qualche sorpresa.
Non smettono di stupire i nostri cavalli di battaglia, Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego, entrambi qualificati agli ottavi di finale, che dovranno vedersela rispettivamente con Ilya Ivashka e Roger Federer. Nessun brivido per il tennista romano, il quale ha lasciato per strada un solo set, perso al primo turno contro Guido Pella; una serie di prestazioni “quadrate” dove ha saputo alzare il livello nei momenti giusti, confermando ancora il livello di maturità raggiunto a questo punto della carriera. Per lui c’è margine per proseguire almeno fino ai quarti di finale dove ci sarà il primo vero test di livello.
Decisamente più sorprendente il cammino di Sonego, che ha saputo gestire benissimo i momenti di difficoltà per approdare agevolmente in quello che è il suo miglior risultato in carriera in un torneo dello Slam (insieme al quarto turno del Roland Garros 2020). Tolta la paura per il poco brillante inizio di match con Galan, Lorenzo ha dimostrato ancora di avere un ottimo feeling sull’erba unita ad una carica agonistica invidiabile. Adesso l’ostacolo più grande si chiama Roger Federer, il quale lo attende nel suo giardino, il Centre Court; lo svizzero sta ritrovando smalto partita dopo partita e pare essere in crescita nonostante le difficoltà iniziali e qualche attimo di appannamento. Sebbene il confronto appaia meno squilibrato rispetto al passato, servirà una vera e propria impresa per avanzare ai quarti di finale e continuare così a sognare.
Per ritrovare due italiani negli ottavi di finale dei Championships bisogna tornare al 1955. Al di là di come andranno i match, si tratta di un traguardo storico per la storia del nostro tennis.
Dopo un inizio shock, dove ha ceduto un set in apertura di torneo, Novak Djokovic ha navigato a vele spiegate verso la seconda settimana. Di difficoltà non ce ne sono state e se il livello rimane questo pare non ce ne saranno almeno fino alle semifinali. Tolto il suo diretto avversario Garín, sarà uno fra Fucsovic e Rublev a tentare il miracolo nei quarti. Dal suo stesso lato, Shapovalov affronta Bautista Agut e Khachanov affronta un Sebastian Korda in grandissimo spolvero. Paradossalmente, potrebbe essere proprio il ventenne classe 2000 la grande sorpresa di questo torneo. Ad oggi rimane comunque difficile immaginare un vincitore diverso dal serbo, entrato ormai in un loop del tutto positivo.
Nella seconda metà di tabellone, Auger Aliassime sfida Alexander Zverev; il tedesco ha espresso un buon tennis fino ad ora, faticando però nel terzo turno contro Taylor Fritz. Il suo obiettivo è senz’altro quello di staccare il biglietto per un possibile quarto di finale infuocato contro Berrettini, dove nel caso andrebbe alla caccia della prima vittoria contro un top ten in un torneo dello Slam.
Hubert Hurkacz e Daniel Medvedev chiudono l’ultima parte del tabellone; il russo parte favorito, essendo alla caccia dell’ottava vittoria di fila su erba per attendere eventualmente uno tra Federer e Sonego. Lo scontro è alla sua portata, ma attenzione al polacco numero 14 del seeding che fino ad ora non ha mai perso un set nel corso del torneo.
Se il tabellone maschile ha mantenuto una sua stabilità, il tabellone femminile si è confermato un terno al lotto. Tolte Barty e Sabalenka, rispettivamente numero 1 e 2 del seeding, le sorprese sono state molte. Ha cominciato Serena Williams, uscita dal campo centrale in un bagno di lacrime a causa di un brutto infortunio alla caviglia che l’ha costretta al ritiro. Nulla da fare anche per Garbiñe Muguruza, eliminata al terzo turno da Ons Jabeur, pura rivelazione del tabellone; la tunisina, protagonista anche dell’eliminazione dell’ex numero 1 del mondo Venus Williams, è la prima donna araba a raggiungere gli ottavi di finale di Wimbledon.
Ad attenderla c’è Iga Swiatek, che procede a ritmo spedito e sembra trovarsi a proprio agio su questo terreno. Ottima, ma non scontata, la marcia della campionessa del 2018 Angelique Kerber, la quale affronterà Cori Gauff. La giovanissima statunitense è stata fino ad ora capace di replicare l’ottimo torneo del 2019 dove arrivò al quarto turno partendo dalle qualificazioni. L’ultima grande sorpresa del tabellone si chiama Emma Raducanu, numero 338 del mondo, da subito nel main draw in virtù di una wild card concessa dagli organizzatori; per la londinese classe 2002 si tratta di un vero e proprio sogno ad occhi aperti: dovrà vedersela con Ajla Tomljanovic per continuare a mettere la firma in quella che potrebbe essere un’impresa senza precedenti.
Dopo l’ultima domenica di riposo della storia dei Championships, è tempo di tornare a giocare. “Manic Monday” sia allora, con la speranza e la voglia di grande tennis nel palcoscenico più suggestivo del mondo.