I match validi per il terzo turno di Wimbledon 2021 hanno divertito gli appassionati di tennis femminile: confronti per buona parte in bilico ed equilibrati, alcuni dei quali prolissi. Affermazione in tre set per una Angelique Kerber on fire, prima vittoriosa a Bad Homburg, e poi performante sui campi londinesi dello Slam sul verde; la tedesca ha domato il talento di Aliaksandra Sasnvovich dopo aver sofferto per un parziale intero, imponendosi per 2-6, 6-0, 6-1. Dominio tattico e leadership fondamentale per Kerber, con il gioco mancino che ha fatto la differenza sul rovescio bielorusso. Non si fermano inoltre Barbora Krejcikova e Coco Gauff, superiori rispettivamente ad Anastasija Sevastova e Kaja Juvan; la ceca ha sofferto il tennis estroso della lettone, uscendo però vincitrice per 7-6(1), 3-6, 7-5, mentre la statunitense ha dominato in tutto e per tutto la slovena, chiudendo sul 6-3, 6-3.
SORPRESA RADUCANU, BARTY CONDUCE, OSTAPENKO CROLLA
La maggiore sorpresa di giornata è rappresentata dal successo della diciottenne Emma Raducanu, sul prato britannico amico, a discapito di Sorana Cirstea. Dopo aver eliminato Vika Azarenka, la romena si è arresa allo stato di forma sensazionale della giovanissima interprete del tennis del Regno Unito; 6-3, 7-5 e percorso netto alla prima partecipazione Slam per l’outsider Raducanu. La britannica probabilmente pecca di tracotanza, ma proprio questo atteggiamento la porta attualmente nell’Olimpo delle migliori giocatrici. Ottavi di finale centrati anche dall’ottima Ashleigh Barty, protagonista di una disputa senza storia con Katerina Siniakova. L’australiana è riuscita a imporsi per 6-3, 7-5 sulla ceca, palesando il suo immenso bagaglio tecnico: perlomeno fino al decimo game, quando la ceca tira fuori l’artigli annullando un match point e prendendosi un break, vano tuttavia ai fini dell’esito finale. Eliminazione a sorpresa e tra le polemiche di Jelena Ostapenko, sconfitta da Ajla Tomljanovic per 4-6, 6-4, 6-2; prima un set ben condotto e diligente della lettone, successivamente innervositasi per alcune situazioni di gioco e infine superata dalla pragmatica australiana. Il tennis di Ostapenko vive di fiammate, talvolta però la luce si spegne.