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Fabio Fognini e il terzo turno a Wimbledon, un amore destinato a non sbocciare. Questo è il titolo della giornata azzurra ai Championships. L’obiettivo seconda settimana per il tennista ligure ancora una volta, la sesta in carriera, si è infranto ai sedicesimi di finale. Ci ha pensato il “bombardiere” russo Andrey Rublev ad interrompere i sogni di gloria del numero 4 d’Italia, autore comunque di una delle performance migliori in carriera sull’erba. 6-3 5-7 6-4 6-2 questo il risultato in favore del numero 5 del mondo, perfetto in particolare negli ultimi due parziali da fondocampo. Contro il suo tennis potente, preciso, le sue fiondate continue con entrambi i fondamentali non è bastata la varietà, la dolcezza del tocco di Fognini.
Un confronto di stili superbo, in cui Rublev ha meritato di prevalere e conquista così per la prima volta gli ottavi a Wimbledon. Ennesimo traguardo importante raggiunto nell’ultimo anno e mezzo dal 23enne di Mosca, che ora tenterà l’assalto ai quarti e per farlo dovrà superare un altro che ha nella pesantezza di palla la sua qualità principale. Si tratta dell’ungherese Marton Fucsovic
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Prosegue, invece, senza intoppi ma con qualche sofferenza di troppo il cammino del numero 1 del mondo Novak Djokovic. Il fuoriclasse di Belgrado, nonostante la vittoria in tre parziali (6-4 6-3 7-6), ha dovuto estrarre un’ottima prova per avere la meglio sul qualificato statunitense Denis Kudla. Quest’ultimo, come ampiamente mostrato nel secondo turno con Seppi e in generale in carriera, ha palesato di essere assolutamente un avversario pericoloso su questa superficie. I suoi colpi lineari, molto puliti hanno creato diverse difficoltà anche al dominatore della classifica, bravo però a rimanere lucido nelle fasi decisive della contesa. In particolare nel terzo parziale, quando si è ritrovato sotto 0-3 nel tie-break e quando ha dovuto annullare un set point.
Questo basta per ora al serbo, che arriva alla seconda settimana senza aver affrontato giocatori che potessero pensare, anche minimamente, di impensierirlo. Ciò non dovrebbe succedere nemmeno agli ottavi, in cui il suo avversario sarà il cileno Cristian Garin. Quest’ultimo pur avendo una classifica da sogno, è testa di serie numero 17 ai Championships, e pur essendo un giocatore di gran livello non è un giocatore da erba e nemmeno, da “erba battuta” per dirla alla Kyrgios. L’avanzata ai quarti, dove ad attenderlo potrebbe esserci proprio il sopracitato Rublev, da parte di Nole quindi potrebbe essere una pura formalità.
Dopo le sofferenze con Kecmanovic ai trentaduesimi, non c’è invece stato alcun problema al terzo turno per lo spagnolo Roberto Bautista-Agut, semifinalista in carica nel Major britannico. La testa di serie numero 9 si è infatti sbarazzata in tre set (7-5 6-1 7-6) del tedesco Dominik Koepfer. Prova convincente per il 33ennne di Castellon De la Plana, che ha ben gestito un avversario sempre complicato da affrontare. Il suo tennis “robotico” si conferma molto adatto all’erba; per questo bisogna sempre considerarlo nel lotto di coloro che possono arrivare in fondo al torneo.
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