Matteo Berrettini scrive la storia del tennis italiano e vola in semifinale a Wimbledon 2021. L’azzurro è il secondo di sempre a riuscirci dopo Pietrangeli nel 1960 e dopo 61 anni e 60 edizioni del torneo Slam su erba torniamo a sognare. Anche perché il rivale del classe 1996 sarà Hubert Hurkacz, capace di estromettere Roger Federer. Per Berrettini successo sofferto – e per come si stava mettendo insperato – contro Felix Auger-Aliassime in quattro set per 6-3 5-7 7-5 6-3 dopo oltre tre ore di gioco.
Primo set dai due volti per Matteo Berrettini, che dopo il primo game al servizio tenuto dal canadese trova addirittura cinque game di fila con due break e Auger-Aliassime collezionista di errori grossolani. Improvvisamente, però, risorge il nordamericano, che dopo aver tenuto la battuta a zero, è capace nell’ottavo game di annullare tre palle set e di spuntarla ai vantaggi strappando il servizio all’azzurro. Sul 5-3, però, Berrettini continua a spingere e si porta 0-40: altre due palle set annullate dal canadese, che però alla settima chance per il numero uno d’Italia è costretto a capitolare 6-3. Il secondo set, però, è molto complicato per l’azzurro, che va sotto di un break in apertura ma riesce poi nel sesto game a sistemare le cose. La beffa, però, è dietro l’angolo. Nel settimo game clamoroso 0-40 per Matteo che però non ne approfitta e consente all’avversario di tenere la battuta. Costa carissimo quanto successo, visto che il numero sette della race to Torino fatica sempre di più e subisce il break nell’undicesimo gioco, consegnandosi per il 5-7. Nel terzo set tanto equilibrio ma anche la sensazione che Berrettini fosse sempre a un passo dal crollo con Auger in grande spolvero e in fiducia. Non ci sono break nei primi dieci game, poi l’azzurro fa il suo dovere conquistandosi almeno in tie-break, a quel punto decide di aggredire in risposta e paga i dividendi la sua tattica: arriva il break che vale il set, in maniera francamente insperata, sul 7-5. Cambia dunque nuovamente il rapporto di forza in campo nel quarto set: Berrettini diventa un toro a livello psicologico e il suo servizio è sempre impeccabile, non quello di Auger che apre male e subisce un break con cui l’azzurro si porta sul 3-0. Da qui in avanti si gioca sui turni di battuta di Matteo, sui quali l’azzurro, solidissimo, costruisce il 6-3 con cui vola in semifinale.