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Wimbledon 2019, Nadal: “Giocare contro Roger è sempre unico, che emozione”

Rafael Nadal - foto Ray Giubilo
Rafael Nadal - foto Ray Giubilo

Rafael Nadal archivia in tre set la pratica Sam Querrey ai quarti di finale di Wimbledon 2019 e regala agli appassionati di tennis l’ennesimo capitolo della saga contro Roger Federer. Sull’emozione di affrontare nuovamente il campione svizzero Federer sul Campo Centrale, undici anno dopo la prima volta del 2008, il maiorchino ha dichiarato: “Giocare contro Roger fa sempre storia a parte. È una grande emozione giocare nuovamente una semifinale qui contro di lui: significa molto per me, anche perché le chance di farlo sono sempre meno, ma siamo entrambi ancora qua“.

Giocherò contro quello che probabilmente – afferma Nadal – è il miglior giocatore di sempre su questa superficie. Dovrò giocare al mio meglio se voglio avere la possibilità di raggiungere la finale”.

Sul match contro il bombardiere americano, Rafa ha sottolineato le tante palle break avute a disposizione, a dimostrazione dell’ottima performance odierna: “Aver avuto la possibilità di breakkare Querrey per ben sei volte, penso sia una grande cosa. Si tratta di una vittoria molto importante, sono felicissimo per il risultato e per il modo in cui sto giocando.

DI NUOVO SEMI DOPO PARIGI – “Quanto influisce la recente vittoria al Roland Garros in tre set? Di certo è stato meglio aver vinto, piuttosto che aver perso ma ci sono molti fattori differenti ad iniziare dalla superficie. Giocare su erba è completamente diverso dal giocare sulla terra rossa. Se pensavo che avremmo giocato due semifinali consecutive del Grande Slam l’uno contro l’altro? Non so. Se me l’avessi chiesto a Montecarlo (rivolgendosi al giornalista, ndr), probabilmente no. Ma dopo il Roland Garros, avrei detto: perché no?”

NUOVO SCHEMA TATTICO? – “Non penso che io e Federer abbiamo cambiato molto il nostro stile di gioco. Abbiamo solamente dovuto aggiungere nuove soluzioni per contrastare l’età che avanza. Abbiamo perso delle cose, per guadagnarne altre. Servo meglio rispetto a prima? Sì, perché corro meno rispetto a quando ero più giovane quindi ho avuto bisogno di riadattare le mie soluzioni”. 

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