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Tre ore e ventitré minuti, cinque set e la solita altalena di emozioni. Non poteva essere un primo turno banale quello di Wimbledon 2019 tra Fabio Fognini e Frances Tiafoe. Il ligure passa per 5-7 6-4 6-3 4-6 6-4 in un match che sembrava già indirizzato nel quarto set ma che ha avuto ancora qualcosa da dire. Merito anche dell’atteggiamento sempre splendido del giovane americano, capace di riacciuffare per i capelli l’incontro e regalarsi qualche chance nel quinto. Fognini, alla sua prima partita ufficiale su erba, ha però sciorinato per larghi sprazzi un tennis di altissimo livello, prevalendo grazie alla maggior quantità di frecce al proprio arco e siglando una vittoria che potrebbe aprire scenari importanti nel tabellone dopo l’eliminazione di Thiem: prima, al secondo turno, ci sarà Marton Fucsovics.
PRIMO SET – Tiafoe parte col piede sull’acceleratore con nove punti consecutivi al servizio e con un dritto capace di mettere in ginocchio Fognini. Il taggiasco va sotto di un break nel terzo gioco ma riesce a riacciuffare il parziale sul 4-4 con l’aiuto del falco, con un’accelerazione del Next Gen americano che termina in corridoio di un millimetro. Un nuovo passaggio a vuoto sul 5-5, però, condanna Fabio: Tiafoe ringrazia e non trema, chiudendo il conto sul 7-5.
SECONDO SET – Dopo un medical time-out per le nocche della mano destra sanguinanti, Fognini non abbandona mentalmente la partita e lascia le briciole in risposta allo statunitense. Sempre avanti nel punteggio ma mai realmente vicino a conquistare il break, la prima e unica occasione per il taggiasco arriva sul 5-4: sul 30-30 Fabio scompare dai monitor per trovare un passante stratosferico che vale il set point, concretizzato con una brutta volèe di Tiafoe nel punto successivo. Sul campo 18 il match è di nuovo in parità grazie ad un secondo parziale da grande giocatore di Fognini, a segno con 17 vincenti e 9 in più rispetto al suo avversario.
TERZO SET – Il contraccolpo psicologico si fa sentire sulle spalle dell’americano: per altre due volte consecutive perde la battuta rendendo vano un controbreak concesso sul 2-0 da un Fognini poco paziente. Fabio, però, torna avanti e allunga sul 4-1 tenendo il servizio ai vantaggi. Tiafoe arranca ma resta in scia e sul 5-3 sfiora, quasi a sorpresa, un nuovo controbreak: Fabio concede due chance all’avversario ma le annulla da campione con un lob sulla riga e con un ace (già l’undicesimo per lui a questo punto della partita), sfruttando poi il secondo set point con un intelligente servizio al corpo.
QUARTO SET – Il match sembra poter mettersi in discesa per il numero 1 d’Italia: la fuga sul 2-0, poi una chance del 3-0 ‘pesante’ mancata ma la consapevolezza per Fabio di esprimere probabilmente una delle migliori versioni su erba della carriera. Tiafoe non ha la minima occasione di rientrare in carreggiata ma sul 4-3 la frazione cambia piega repentinamente. Fognini si irrigidisce, Frances ritrova lo smalto di inizio partita e, grazie a un paio di gratuiti di dritti, impatta sul 4-4. L’azzurro va sotto nel punteggio per la prima volta e, sul 4-5, si incarta con un sanguinoso doppio fallo sul set point.
QUINTO SET – Tutta la maturazione tennistica di Fabio, però, è evidente in avvio della frazione decisiva. Tiafoe paga a livello mentale la lunga rincorsa, Fognini ne approfitta e mette distanza tra sé e l’avversario con un parziale di 8 punti a 1. Come per tutto l’arco dell’incontro, Frances non molla di un centimetro e la chance di rimettersi in carreggiata arriva, puntuale sul 2-1: il numero 10 al mondo la salva tuttavia con calma olimpica, con uno smash da trequarti campo. E’ di fatto l’ultimo treno per Tiafoe: questa volta Fognini non si fa pregare e sul 5-4 non concede alcun punto alla risposta dello statunitense, scatenando la festa dei tanti fan presenti sul campo 18.
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