Roger Federer conquista la finale al torneo di Wimbledon. Lo svizzero, n°3 del seeding, è uscito vincitore dal confronto con Tomas Berdych, testa di serie n°11, imponendosi in tre set equilibrati, 7-6(4) 7-6(4) 6-4, in due ore e diciannove minuti, tornando in finale a due anni di distanza dall’ultima, senza perdere nemmeno un set. Quella di domenica sarà dunque la sua undicesima finale/seconda finale dei Championships, andando a caccia dell’ottavo sigillo, e affronterà il croato Marin Cilic, n°7 del tabellone (6-1 a suo vantaggio nei precedenti).
I PRECEDENTI – 18-6 per lo svizzero di Basilea: il loro primo incontro si disputò alle Olimpiadi di Atene 2004, sul cemento, e vinse il ceco per 4-6 7-5 7-5; l’ultimo incontro invece è stato quest’anno a Miami, sempre sul cemento, ed è stato Federer ad imporsi per 6-2 3-6 7-6(6). Sull’erba sarà il loro quarto incontro, con un bilancio di 2-1 per lo svizzero, e l’ultimo incontro fu vinto da Berdych proprio a Wimbledon, arrivando poi sino in finale.
LA CRONACA – Inizio di match con Berdych al servizio, e subito Federer lo porta ai vantaggi, conquistando subito una palla break, ma poi il nastro salva il ceco. Turni di battuta piuttosto agevoli sino al quinto gioco, dove ancora una volta Berdych è costretto ai vantaggi, e con un vincente di dritto Federer si guadagna un’altra chance di break, fallendola, e poi ne arriva una seconda, che sfrutta con uno schiaffo al volo, dopo un dritto a sventaglio irreale. Lo svizzero continua a servire bene, e conferma il break, salendo 4-2 con un ace. Nel settimo il ceco si fa rimontare da 40-15, ma riesce a chiudere senza concedere ulteriori occasioni; nel successivo forza troppo lo svizzero al servizio, commette doppio fallo, e concede tre chance non consecutive di contro-break, ma forza all’errore l’avversario nel primo caso, e nel secondo l’annulla con l’ace, ma sulla terza commette un altro doppio fallo. Sul 5-4 per Berdych, Federer serve per restare nel set, ma tiene il proprio turno di battuta a zero. Nel gioco successivo il ceco sbaglia molto, e concede una nuova chance di break, annullandola con l’ace; con un dritto vincente lo svizzero se ne procura una seconda, ma ancora un servizio vincente dell’avversario. Questo primo parziale verrà deciso dal tiebreak, in cui entrambi sbagliano, ma alla fine lo chiude lo svizzero per 7-4, per un set durato in totale 54′.
Nel secondo set primi tre giochi equilibrati, nel quarto Federer si procura due palla break non consecutive, ma il ceco riesce ancora una volta a salvarsi, mostrandosi all’altezza nei momenti topici. Nel settimo gioco il ceco porta l’avversario ai vantaggi, con una grande aggressività in risposta, e questa volta conquista lui la palla break, annullata con il dritto dallo svizzero. Sul 5-4 Berdych serve per rimanere nel secondo parziale, ma chiude a 30 con un ace. Ancora una volta sarà il tiebreak a decidere l’esito del set, con lo svizzero che si porta subito avanti 5-1, poi commette doppio fallo, ma riesce a chiudere di nuovo per 7-4; parziale durato 49′.
Il terzo set non vede cambiare il leitmotiv dell’incontro, nonostante il ceco sia sotto 2 set a 0. Nel quinto gioco Federer con una volée si procura una chance, ma la sciupa mandando il dritto in rete; nel successivo Berdych forza di nuovo la risposta e ne guadagna lui 2 di chance, ma lo svizzero le annulla con due ace. Nuova palla break concessa da Berdych nel settimo gioco, e questa volta è quella buona per Federer, confermando il break e salendo 5-3. Nel decimo gioco, dopo il cambio di campo, lo svizzero chiude al secondo match, chiudendo il parziale per 6-4 in 36′. Vittoria sofferta per lo svizzero, arrivata nonostante la pessima percentuale di conversione delle palle break, 22% (2/9).