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“Djokovic ha subito una delle ingiustizie più assurde nella storia dello sport”. L’editorialista del Telegraph, Oliver Brown difende Novak Djokovic, escluso dagli Us Open perché la legge Usa non permette agli stranieri non vaccinati di entrare sul territorio americano. E ancora: “La sua esclusione da Flushing Meadows non ha senso a tutti i livelli. Al torneo dell’anno scorso, in cui ogni singolo partecipante doveva mostrare una prova di vaccinazione, Djokovic è stato autorizzato a giocare. Quest’anno, in un momento in cui la maggior parte delle restrizioni è stata annullata, è stato escluso. La situazione è un affronto a ogni logica”.
Secondo Brown “le regole hanno cessato da tempo di essere radicate nella razionalità “. “Gran parte dell’ostilità nei confronti di Djokovic è radicata più che nelle prove concrete nella disapprovazione culturale“. “Il suo rifiuto di essere vaccinato lo rende automaticamente un pazzo egoista, che merita tutte le punizioni possibili. Laddove Djokovic è ritratto come il diavolo incarnato, Rafael Nadal è acclamato come un esempio di virtù”. “L’esclusione di Djokovic dagli Stati Uniti – conclude l’editoriale – non ha alcuno scopo pratico se non quello di far sentire meglio i puritani della pandemia. La decisione non è solo un peccato. È, francamente, un oltraggio”.
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