“Jannik è diventato un giocatore sostanzialmente ingiocabile per la stragrande maggioranza dei suoi avversari. I suoi colpi arrivano a una velocità molto elevata ed è in grado di produrli commettendo pochissimi errori non forzati. Superarlo da fondo campo è un’impresa quasi impossibile, motivo per cui non mi è sembrata una grande strategia quella attuata da Fritz in finale”. Toni Nadal, zio e ex coch storico di Rafa, nella sua consueta rubrica su El Pais, analizza la finale vinta da Sinner agli US Open sullo statunitense Fritz. Lo spagnolo poi torna sulla vicenda doping: “Nella settimana precedente al torneo ci chiedevamo come le polemiche avrebbero potuto influenzare Sinner, ma l’italiano ha dimostrato ancora una volta di non solo di essere uno dei migliori sul circuito a livello tecnico ma è in grado di gestire situazioni complicate. Sicuramente sapere di avere la coscienza pulita lo ha aiutato”.
US Open 2024, Toni Nadal: “Sinner ingiocabile per tutti o quasi”
Toni Nadal e Carlos Moya - Foto Ray Giubilo