Un’ora e quaranta minuti di partita sono sufficienti a Jannik Sinner per approdare al terzo turno dell’edizione 2024 degli US Open. Quel primo set perso contro Mackenzie McDonald all’esordio nel torneo sembra sempre più lontano nella mente del numero uno al mondo, che anche oggi non si è espresso magari al meglio nel parziale d’apertura, ma poi ha dilagato contro Alex Michelsen, recente finalista a Winston-Salem la scorsa settimana. Lo score recita 6-4 6-0 6-2, con Jannik in grado di vincere quattordici degli ultimi sedici games della partita. Vittoria numero 50 in stagione per il nostro tennista, che allunga a sette la striscia di vittorie tra Cincinnati e New York ed è al terzo turno per il quarto anno consecutivo. Ora attende Christopher O’Connell, vincitore ai danni di Mattia Bellucci, in un altro match decisamente alla portata.
LA CRONACA DI SINNER-MICHELSEN
La partenza è certamente migliore rispetto a quanto visto contro McDonald, con Jannik che parte immediatamente con un break in risposta. Il set, però, prosegue con tanti alti e bassi da parte del tennista altoatesino e anche del suo avversario. Numerosi errori, anche nel palleggio, ma anche qualche punto di pregevole fattura nei momenti chiave. Sinner perde subito il break di vantaggio nel secondo game, sul 3-3 ne fa un altro ma anche questa volta lo cede nel gioco successivo. Per fortuna la testa dell’azzurro è sempre quella da numero uno al mondo, così che le occasioni mancate finiscono per non pesare poi troppo. Sul 4-4 toglie per la terza volta la battuta a Michelsen e nel decimo game – recuperando da 15-30 – arriva la conquista del set per 6-4.
Al ritorno in campo il match cambia completamente volto. Se la vittoria del set d’apertura libera Sinner da un po’ di pressione, dall’altro lato sfiducia completamente l’animo del giovane tennista di casa. Michelsen, come nel primo parziale, cede il servizio in apertura, ma la storia si sviluppa in maniera diversa. L’azzurro non sbaglia quasi più nulla, mentre lo statunitense fatica a trovare improvvisamente il campo. Ne viene fuori un 6-0 in appena 26 minuti di gioco che racconta tutto sul set.
Michelsen riesce a interrompere una striscia arrivata a otto games consecutivi e nella fase iniziale del terzo set mantiene l’equilibrio fino al 2-2. Qui Jannik, a quindici, trova con l’ennesimo passante vincente il break e di fatto il match non c’è più. Altro parziale importante dell’allievo di Cahill e Vagnozzi, che con quattro games di fila chiude per 6-2.