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US Open 2024, Medvedev: “Non è stato il nostro miglior match, la rivalità con Sinner mi spinge a migliorare”

Daniil Medvedev
Daniil Medvedev - Foto Corinne Dubreuil/ABACAPRESS.COM

Daniil Medvedev ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta allo US Open 2024 contro Jannik Sinner: “Non sono contento di come ho giocato in generale. Ci sono stati alcuni momenti buoni, altri meno. Purtroppo quando sbagliavo non capivo perché e non potevo correggere. Non sono soddisfatto, ma è il tennis: ho perso, vado a casa“.

Il russo ha poi provato ad analizzare il ko: “Nel tennis non sai mai la ragione esatta. Innanzitutto lui sta giocando bene. Io ho disputato un primo set orribile, anche peggiore del terzo, ma nel secondo sono riuscito a risolvere i problemi e giocare meglio. Lo stesso è accaduto all’inizio del quarto, ma non fino alla fine. Credo che non sia stato il miglior match né da parte mia né sua: anche lui di tanto in tanto sbagliava“.

Per Medvedev, tuttavia, il bilancio stagionale negli Slam è positivo: “A Wimbledon e al Roland Garros non è facile per me, ma ho ottenuto buoni risultati. Negli altri 2 Slam ho aspettative più alte e ho perso dalla stessa persona. Considerando però che sono arrivato qui dopo due sconfitte premature a Montreal e Toronto e che in Australia ero arrivato senza giocare tornei in precedenza e vincendo alcuni match in rimonta, sono contento. Avrei dovuto far meglio in altri tornei, e ancora posso perché la stagione non è finita“.

Su Sinner e la rivalità con lui: “E’ uno dei migliori al mondo (ranking alla mano il migliore, e lo merita) e sceglie il colpo giusto al momento giusto. Mi piace affrontarlo perché ogni punto conta e sulle palle break, ad esempio, pensi cosa farà e come contrastarlo. Tutti i match sono stati interessanti a loro modo e sarei felice di sfidarlo ancora a livello Slam. Rivalità come queste mi spingono ad essere migliore. Ultimamente è stata dura per me, ma onestamente – rispetto al passato, quando ha iniziato a battermi – oggi sentivo di fare le scelte giuste, solo che non riuscivo ad eseguire in campo e sbagliavo troppo. Non posso far altro che continuare a lavorare duramente per migliorare il mio gioco e provare a battere giocatori come lui e Alcaraz“.

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