Sarà l’anno giusto per il ritorno in finale a Flushing Meadows di Alexander Zverev dopo l’incredibile sconfitta del 2020 contro Dominic Thiem? O magari arriverà la tanto agognata prima volta di Andrey Rublev o Grigor Dimitrov? Altrimenti ci sono sempre le speranze americane, da Fritz a Tiafoe passando per Nakashima. Insomma, è caccia aperta nella parte bassa del tabellone maschile degli US Open rimasta orfana di Novak Djokovic in seguito alla sconfitta in quattro set per mano di Popyrin.
Siamo ancora agli ottavi di finale, ma il favorito non può che essere Zverev considerata la stagione 2024 che sta mettendo sù il tennista tedesco. A Flushing Meadows il 27enne ha la ghiotta chance sia di tornare in una finale major che di ritrovare la seconda posizione del ranking mondiale. Oggi, però, c’è da faticare: il Nakashima ammirato nelle ultime settimane e in particolare nel match contro Musetti l’altra sera è stato impressionante. Un ritmo forsennato da fondo da parte dell’allievo di Davide Sanguinetti e Mariano Puerta, che non ha mai giocato così bene in carriera. Una grande annata per lui, iniziata dai challenger e che ora lo vede andare avanti in uno Slam dopo essere rientrato tra i primi 50 del mondo. D’altronde, Rune, Cazaux e Musetti – perdendo un solo set complessivamente – è un ruolino di marcia di un certo livello.
Non ha mai giocato così bene anche Alexei Popyrin, che dopo aver trionfato nel suo primo Masters 1000 a Montreal si è tolto anche la soddisfazione di sconfiggere Djokovic sull’Arthur Ashe. L’australiano è ora chiamato a un match con il pubblico a suo sfavore contro l’idolo di casa Frances Tiafoe, finalmente in ripresa in questo periodo dopo più di un anno di buio pesto o quasi. Il terzo tennista di casa è invece Taylor Fritz, che parte indubbiamente favorito sul veloce newyorkese contro Casper Ruud, il quale resta comunque un ex finalista del torneo. A chiudere il quadro un’interessante scontro tra top-10 e che si prospetta almeno sulla carta molto equilibrato con Rublev e Dimitrov protagonisti.
In campo femminile, invece, le due top-4 che presidiano la parte bassa del draw sono ancora entrambe in gara e sono anche le finalista della passata edizione del torneo. Aryna Sabalenka contro Alexandrova ha perso il suo primo set del torneo, ma ha probabilmente pagato anche un po’ di nervosismo per essere scesa in campo dopo la mezzanotte. La bielorussa contro Elise Mertens ha vinto ben sette dei nove prececenti scontri diretti. Per Coco Gauff non ci sono bei ricordi, invece: dall’altra parte della rete trovera – in un derby a stelle e strisce – quella Emma Navarro che l’ha sconfitta nettamente a Wimbledon. Sul cemento sul quale Coco ha trionfato lo scorso anno la storia dovrebbe essere diversa, ma è un match tutto da giocare.
Un’altra rivincita sarà quella che proverà a prendersi Donna Vekic al cospetto di Qinwen Zheng. Questa è stata infatti un mese fa la finale di Parigi 2024, con l’atto conclusivo dominato dalla cinese vincitrice della medaglia d’oro. Vekic, che ha dimostrato come la cavalcata di Wimbledon non fosse poi un exploit isolato, continua la sua ottima seconda parte di stagione, ma l’ex finalsita degli Australian Open parte con i favori del pronostico. L’ultima sfida è quella tra Paula Badosa e Yafan Wang, con la spagnola che si è salvata per il rotto della cuffia nel round precedente contro Ruse, ma che sta mettendo in mostra una buona continuità ora che i problemi fisici sembrano definitivamente alle spalle.