Matteo Arnaldi per il secondo anno di fila è al terzo turno degli US Open, ultimo Slam della stagione tennistica. Un’altra prova di forza del tennista sanremese, che a New York per la prima volta è tra le teste di serie di un torneo major. Dopo aver lasciato le briciole all’esordio alla wild card di casa Zachary Svajda, ques’oggi il n°30 del ranking mondiale si è ripetuto anche su un avversario di ben altra caratura come il russo Roman Safiullin, attualmente n°57 della classifica e recente vincitore del challenger di Cary.
Un match senza storia, chiuso da Arnaldi con il punteggio di 6-2 6-4 6-4 in poco più di due ore di gioco. L’allievo di Alessandro Petrone è sempre apparso in controllo del match sin dalle fasi iniziali, ottenendo due break nel corso del primo parziale e portandosi avanti di un turno di servizio anche nel secondo parziale. Qui, l’unico momento down della sfida, in cui ha restituito il break al suo avversario, salvo pero riconquistarlo subito dopo. Tornato avanti e dopo aver chiuso anche il secondo parziale, Arnaldi ha avuto vita abbastanza facile anche nella terza frazione. Matteo, che lo scorso anno raggiunse gli ottavi di finale, ora attende l’australiano Jordan Thompson, che in tre set ha eliminato dal torneo un Hubert Hurkacz ancora lontanissimo dalla condizione migliore dopo l’infortunio patito a Wimbledon e la conseguente operazione.
Si ferma invece al secondo turno la splendida corsa di Mattia Bellucci, passato attraverso le qualificazioni e vittorioso all’esordio nel main draw contro Stan Wawrinka. Oggi il brillante tennista lombardo si è arreso con il punteggio di 6-3 6-4 3-6 6-3 all’australiano Christopher O’Connell. Una prestazione non al livello delle precedenti da parte di Mattia, che per buona parte del match ha sofferto anche le condizioni ventose presenti a Flushing Meadows. Poco incisivo in particolare alla risposta, con solamente 3 palle break conquistate nel corso della partita e solo una sfruttata, quella che gli ha permesso di imporsi nel terzo set.