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“Lei gioca bene contro di me, è sempre stato così. Sono sorpresa che il mio livello sia sceso così drasticamente perché di solito quando gioco male all’inizio, poi recupero o semplicemente risolvo il problema. Questa volta è stato il contrario. Non so davvero cosa sia successo al mio gioco, ho perso improvvisamente il controllo. Devo solo guardare e capire perché, non so perché ho iniziato a fare così tanti errori”. Così Iga Swiatek analizza la sconfitta negli ottavi di finale degli US Open per 6-1 al terzo set da Jelena Ostapenko, diventata sua bestia nera con quattro vittorie in altrettanti scontri diretti.
Una sconfitta che le farà perdere anche la prima posizione al mondo dopo quasi diciotto mesi in testa: “E’ stata una tappa fantastica, ma quest’ultima fase è stata estenuante. Devo fare quello che fecero Roger, Noval o Rafa quando succedeva a loro: concentrarmi solo sui tornei, non sulla classifica. Normalmente non guardo i numeri, anche se li adoro. Mi piacerebbe estendere ancora un po’ questo record, da giovane ho sempre sognato di battere i record, ma l’ho già fatto diventando la prima donna polacca a vincere uno Slam. Quando perdi il n°1 è normale essere tristi, ma i grandi giocatori tornano sempre a lavorare sodo, concentrandosi sulle cose giuste e sviluppandosi come tennisti. Sento che sto facendo progressi come giocatrice, nonostante questo gioco strano”
Si chiude un 2023 a livello Slam in cui la polacca ha vinto il Roland Garros ma non è mai andata oltre i quarti negli altri tre major: “Sicuramente non sono contenta delle mie prestazioni negli Slam sul cemento, ma nel complesso penso di aver fatto un buon lavoro in questa stagione, rimanendo a un livello costante, accettando le sconfitte in alcune partite che non sarebbero dovute scivolare via. Ma sì, sono felice di avere un po’ di tempo per allenarmi perché ne ho davvero bisogno, mi manca. A causa del mio infortunio dopo Indian Wells, prima di Stoccarda ho fatto due settimane di allenamento, più una prima della stagione sull’erba. Non c’è tempo per fare nulla quando vuoi giocare ogni torneo. Sono felice di avere tempo per resettare, tornare a casa per un po’ e godermi il tour da un’altra prospettiva.”
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