Il quinto set è ancora una volta fatale a Jannik Sinner agli Us Open e più in generale in una prova dello Slam. Dodici mesi dopo la sconfitta con match point a favore patita per mano di Carlos Alcaraz l’Arthur Ashe è di nuovo teatro di un’altra epica battaglia che vede protagonista il n°1 d’Italia, ma anche questa volta l’epilogo non gli sorride. Al termine di 4h e 40′ di lotta, quando a New York gli orologi segnano l’01:36 della notte, Sascha Zverev alza le mani al cielo e si aggiudica il match di ottavi di finale con il punteggio di 6-4 3-6 6-2 4-6 6-3.
Un incontro giocato in condizioni estenuanti, con un’alta percentuale di umidità che ha portato i due giocatori a soffrire a livello fisico sin dagli albori del secondo set dopo un primo parziale durato più di un’ora. E’ successo effettivamente di tutto: prima i crampi hanno colpito Sinner nel terzo, poi è Zverev ad accusare un momento di down fisico nel quarto. Alla fine, quando l’inerzia pareva dalla sua, Jannik incappa in un pessimo game di battuta ad inizio 5°set che indirizza il match dalla parte del suo avversario. L’attuale numero sei del ranking mondiale ha diverse chances di rientrare nel set ma non ci riesce. Zverev festeggia, Sinner esce anche questa volta tra gli applausi ma estremamente deluso. E intanto Alcaraz può dormire sonni tranquilli in hotel mentre il suo prossimo avversario esce stremato dal campo.
PRIMO SET – Già i primissimi games fanno capire quale sarebbe stato l’andazzo di un primo set equilibrato e molto combattuto. Entrambi costretti ai vantaggi in uno dei primi due turni di servizio, sul 2-2 è Sinner a perdere la battuta in un game sciagurato in cui si trovava avanti 40-0 prima di commettere un paio di doppi falli e chiudendo con un errore di rovescio. La reazione è immediata e Sinner alla seconda occasione riesce a ottenere il controbreak, portandosi sul 3-3.
Purtroppo, però, il servizio non aiuta Jannik che mette meno del 50% di prime in campo (con una realizzazione anche bassa del 59%) e sul 4-4 cede nuovamente la battuta anche per merito di Zverev che si inventa un paio di rovesci clamorosi. Il tedesco questa volta non si fa più riprendere e tenendo a zero si aggiudica il parziale dopo 1h e 9′ di pura battaglia agonistica in cui serve quasi l’80% di prime e chiude con un bilaancio in positivo tra vincenti (16) ed errori non forzati (14).
SECONDO SET – Jannik parte bene nel suo game d’apertura, tenuto a quindici. Poi è Zverev a calare forse per la prima volta nel match. Il tedesco sul 30-30 sbaglia uno smash a dire il vero tutt’altro che facile, poi sulla palla break regala il break all’azzurro commettendo un doppio fallo. Sinner va avanti di un turno di servizio per la prima volta nel match e allunga sul 3-0. L’azzurro nel frattempo si lamenta con il suo angolo di non riuscere a spingere con il servizio, chiede anche un massaggio alla coscia da parte del fisioterapista, ma sul 3-1 incappa in altro turno pessimo. Ancora poche prime e con una palla corta troppo alta, un rovescio in rete e infine una volée alta finita out restituiscono il break a Zverev.
E’ evidente come l’altoatesino si trovi maggiormente a suo agio nei turni di risposta, e con un paio di buoni scambi e altrettanti errori di Zverev riesce nuovamente a strappare il servizio all’avversari per salire sul 4-2. Dopo due games interlocutori arriva il momento di chiudere il parziale e Jannik non trema: ne esce fuori un ottimo game di servizio e con l’ace si pareggia i conti con un 6-3. Sempre poche prime in campo (50%), ma è salita notevolmente la percentuale di punti vinti quando entra (77%) e il solit ottimo livello in risposta.
TERZO SET – Un turno di servizio relativamente semplice per entrambi, poi Zverev si ritrova 0-30 nel terzo game ma con quattro punti di fila riesce a mettere la testa avanti. E’ un momento di down fisico per l’allievo di Vagnozzi e Cahill, che inizia a toccarsi la gamba destra e prova ad accorciare spesso gli scambi. Nel quarto gioco è l’azzurro che si trova in difficoltà, ma annulla ben cinque palle break con grande coraggio e trova il 2-2.
Non si salva pochi minuti più tardi, con un rovescio a metà rete che permette a Zverev di salire avanti 4-2. I crampi ci sono sempre, anzi aumentano e tra una smorfia e l’altra Jannik non riesce a rimanere a contatto nel punteggio. Appena può spinge a tutta, ma quando gli scambi superano i due/tre colpi le condizioni sono troppo precarie per giocarsela. Zverev al terzo set point conquista la frazione per 6-2.
QUARTO SET – Dopo un altro intervento del fisioterapista Jannik torna in campo in condizioni che sembrano decisamente migliori e si vede. E’ di nuovo competitivo in turno di risposta come non gli si vedeva fare da più di mezz’ora e ne nasce un game fiume da circa 15 minuti. Zverev inizia ad accusare anche lui qualche fastidio, ma trova sempre l’aiuto del servizio e annullando quattro palle break (un paio non giocate bene dall’azzurro) riesce a conquistare un gioco fondamentale.
Improvvisamente è Sinner a vincere gli scambi lunghi mentre il classe ’97 cerca di venire spesso a rete e quando non ci va volontariamente viene invitato dall’azzurro con diverse smorzate. L’equilibrio prosegue fino al 4-4 ma la tendenza è abbastanza chiara e nel nono game Zverev trova poche prime e con un doppio fallo sulla palla break permette a Sinner di andare a servire sul 5-4. L’azzurro si recuperare da 30-0 a 30-30 ma non trema nel momento decisivo, chiude 6-4 e trascina il match al quinto.
QUINTO SET – Qualche minuto di pausa fa bene a Zverev che tiene facilmente il gioco d’apertura e pochi istanti dopo torna ad avere anche quella palla break che non era riuscito mai ad avere nel corso della quarta frazione. Sinner chiude un game giocato molto male con un rovescio in rete e un tutto d’un tratto si ritrova costretto a rincorrere: 0-2. L’azzurro ha l’opportunità di rientrare immediatamente nel set portandosi sullo 0-30 e poi a palla break nel game successivo, ma i punti importanti in questo frangente di partita li gioca meglio il tedesco.
Sul 3-1 Jannik ha ancora una chance, da 0-30 viene recuperato fino al 30-30 da un ottimo Zverev, poi sul punto che avrebbe potuto portarlo di nuovo a palla break arriva bene sulla smorzata dell’avversario ma opta per una controsmorzata che quasi non arriva neanche alla rete. Mani nei capelli per il ’01 e un’altra occasione che sfuma via. L’ex finalista di questo torneo trova maggiore solidità nei turni di servizio successivi, le chances per Jannik non arrivano più e finisce 6-3 questo quinto set.