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Carlos Alcaraz batte Frances Tiafoe e conquista l’accesso alla prima finale Slam della sua carriera: questo il verdetto della sessione serale sull’Arthur Ashe Stadium, i cui 23 mila spettatori hanno visto il loro sogno svanire sotto i colpi del terzo favorito del seeding, il quale ha vinto 6-7 6-3 6-1 6-7 6-3 e si è assicurato un posto nell’atto conclusivo degli US Open. E sarà una finale stupenda, poiché, dall’altra parte della rete, ci sarà un altrettanto indemoniato Casper Ruud: in palio non c’è “soltanto” un primo titolo Major nella carriera di questi giocatori, ma anche la prima posizione mondiale, dal momento che, chi vincerà l’incontro, saluterà New York da numero 1 del mondo.
Il livello è altissimo sin dal principio e, non caso, il primo game termina già ai vantaggi, salvo poi vedere diversi turni di servizio difesi in maniera piuttosto agevole da entrambi i contendenti. Nel settimo game, Alcaraz tenta l’assedio e si porta 15-40, ma Tiafoe è perfetto nella resistenza, serve bene e riesce ad evitare il peggio. Lo spagnolo inizia a soffire: nel dodicesimo gioco, è costretto a cancellare un set point prima di trascinare l’avversario al tiebreak: qui ne depenna altri tre, rimontando dal 3-6 al 6-6, poi però cede per 8 punti a 6: 7-6 per l’eroe di casa.
Alcaraz è il primo a faticare anche nel secondo parziale, dovendo annullare una chance di break già nel terzo game. Salvatosi, vien fuori rinfrancato da questa situazione, si porta 0-30 sul servizio dell’americano, che però si dimostra ancora impeccabile a scampare il pericolo e a ribattere contro le insistenti accelerazioni del numero 4 del mondo. Ma il break è solo rimandato e, anche a causa di qualche ingenuità dello statunitense, arriva nel sesto game, il primo break dell’intero match. Alcaraz vola sul 4-2, conferma il vantaggio dopo aver annullato l’ennesima palla break e chiude 6-3 – non prima di essere sopravvisuto ad un altro game lottatissimo – un elettrico secondo set.
La terza frazione è un dominio assoluto del 19enne di Murcia, il quale apre le danze con un parziale di 16 punti a 3 e scappa in vantaggio di due break. Tiafoe, stordito, non riesce a reagire in nessun modo e vede presto scappargli la situazione di mano: 6-1. E la musica non cambia affatto nel quarto set: la testa di serie numero 22 si sente in dovere di spingere ancora di più sull’acceleratore e inizia a commettere qualche errore di troppo, consegnando un break letale nelle mani di un Alcaraz ora inarrestabile.
Sotto 0-2, l’americano tenta l’ultimo assalto e, dopo aver cancellato diverse possibilità di 3-0, lascia andare il braccio e si prende il controbreak, urlando il suo “Come on!” a squarciagola davanti ad un pubblico in delirio. Arrivano altri break, ma ciò che più conta è che Tiafoe inizia a crederci, si carica, carica il pubblico e assottiglia il divario, fino a impattare sul 3-3. Il match prosegue punto a punto, ma ecco che, nel decimo game, Alcaraz decide che è giunto il momento di farla finita: l’iberico, allora, si procura un match point, ma non ha fatto i conti con le differenti idee di Tiafoe, il quale conquista quel punto sull’orlo del baratro e poi tiene il servizio, trascinando il rivale al tiebreak e lo fa suo per 7 punti a 5, rinviando tutti i discorsi al set decisivo.
Qui, Alcaraz riprende come se nulla fosse accaduto e si procura una chance di break, sfruttandola e volando sul 2-0. Ma le energie sembrano venire a mancare, mentre il beniamino di casa si nutre del calore del suo pubblico e continua ad alzare l’asticella, conquistando nuovamente un controbreak e impattando sul 2-2. Inaspettatamente, le cose cambiano nuovamente, perché lo spagnolo riesce a subito ad impadronirsi ancora del break di vantaggio e ora a sembrare privo di energie è, al contrario, il numero 26 del mondo. È qui, infatti, che finiscono le speranze di Tiafoe: Alcaraz riesce finalmente a mettere le mani sulla sfida in maniera definitiva, conferma il break di vantaggio e, dopo 4 ore e 18 minuti, chiude 6-7 6-3 6-1 6-7 6-3. Casper Ruud contro Carlos Alcaraz, sarà molto più di una finale quella degli US Open!
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