Casper Ruud è il primo semifinalista degli US Open 2022. Il norvegese ha superato Matteo Berrettini con lo score di 6-1 6-4 7-6(4) dopo poco più di due ore e mezza di gioco. Per quasi due set non si è visto assolutamente un buon tennis da parte dell’azzurro, scarico atleticamente e fuori fase praticamente con tutti i colpi. Nel terzo il romano ha finalmente ripreso a macinare qualche buon colpo ma, una volta mancati due set point consecutivi, ha ceduto in un tie-break finale obiettivamente andato con merito dalla parte del tennista norvegese.
C’è un pizzico di rammarico in più per via delle condizioni indoor, che sicuramente potevano favorire Berrettini. Alla fine, purtroppo, anche questo fattore non è riuscito a fare la differenza. Complimenti a Ruud, che dunque rimane in lizza per diventare il nuovo numero uno del mondo da lunedì prossimo ed ora aspetterà uno tra l’australiano Kyrgios o il russo Kachanov. Per lui si tratta della seconda semifinale Slam in carriera dopo quella raggiunta allo scorso Roland Garros.
PRIMO SET – Matteo appare visibilmente scarico sia tecnicamente sia fisicamente. Al contrario, il norvegese è molto brillante con tutti i colpi ed in difesa dimostra una condizione atletica veramente invidiabile. La partita non c’è. Ruud trova il break nel secondo e nel quarto game e dopo pochi minuti il punteggio lo vede davanti già sul 5-0. Berrettini prova a caricarsi mantenendo il servizio nel sesto gioco (5-1) ma in quello successivo il tennista scandinavo non ha difficoltà a chiudere in proprio favore la frazione d’apertura con un severo passivo di 6-1.
SECONDO SET – La musica non cambia. Il romano sembra riprendersi tenendo il servizio a zero in apertura (1-0). Purtroppo è solamente un’impressione. Ruud, infatti, non dà segni di calo e, come nel parziale precedente, trova due break tra il secondo ed il quinto game (4-1). Il linguaggio del corpo del campione italiano. Purtroppo dall’altra parte della rete c’è un tennista che con la sua potenza fisica e solidità mentale estremizza al massimo la sua scarsa vena in tutti i reparti del gioco.
Il numero sette del mondo ha tre set point a disposizione nel settimo game di cui due consecutivi. Berrettini li cancella coraggiosamente e resta in vita (5-2). L’italiano sembra riacquisire nuova linfa e nel gioco successivo trova il primo break della partita alla quarta chance a disposizione (5-3). Nel decimo game, però, Ruud sale tantissimo con il dritto e, con qualche patema di troppo per come si era messa per lui ad un certo punto, si porta ad un set dalla semifinale: 6-4.
TERZO SET – Stavolta il buon inizio non è una falsa speranza per Berrettini, che nel secondo game riesce per la prima volta nel match a togliere la battuta a Ruud (2-0). Nel terzo gioco il norvegese prova a dare il tutto per tutto ma il romano è bravo e lucido a cancellare ben quattro palle break per confermare il suo personale allungo (3-0). L’italiano sembra ancora convalescente ma stampa l’ace centrale e, senza particolari patemi, si issa sul 4-1. Nell’ottavo game l’azzurro ha due opportunità consecutive per la conquista del parziale ma il suo avversario si salva (5-3).
Qui il norvegese è caparbio ma sono troppe le indecisioni di Matteo, che alla terza palla break cede il servizio rimettendo ogni cosa in discussione (5-4). Si arriva al tie-break. Qui Berrettini commette subito qualche errore di dritto e Ruud ne approfitta per salire sul 4-1 pesante. Il romano prova a non mollare ed al cambio campo ne recupera uno (4-2). Matteo va nuovamente sotto (6-2), tenta un altro prodigioso recupero (6-4) ma, alla fine, il terzo match point è quello buono per il suo avversario: 7-6(4).