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“Partita dura, lo sapevo ancora prima di entrare in campo. Quando sono riuscita a strappare un break, sul 3-3, ho avvertito un po’ di tensione e volevo arrivare carica al servizio e mettere una buona percentuale di prime: così non è stato e mi sono disunita. Non sono abituata a giocare spesso a questo livello e non sono riuscita a mettere in pratica ciò che avevo programmato, dunque ho perso energia. Lei di conseguenza ha elevato il suo livello e non sono riuscito a mantenere un ritmo alto, ma sono abbastanza contenta. Devo lavorare tanto e alzare l’asticella. Durante la prima parte dell’anno ho avuto un problema al piede, così ho avuto modo di allenarmi alcune settimane in più; di conseguenza in campo mi sono sentita bene, in questo torneo, le gambe erano ferme semplicemente per la tensione. Mi piace giocare su questi campi, ho incontrato giocatrici che tirano molto forte: devo lavorare fisicamente e in campo mi sentirò sempre meglio. Non ho parlato con il mio team dell’ultima parte della stagione, credo che tornerò sulla terra per poi rientrare sul veloce a Indian Wells. Sono serena e voglio continuare così, ho buone sensazioni“. Queste sono le recenti dichiarazioni di Martina Trevsian, rilasciate dopo l’eliminazione al secondo turno degli Us Open 2021. L’azzurra ha ceduto il passo alla svizzera Belinda Bencic mediante il punteggio di 6-3, 6-1, palesando successivamente moderata delusione in conferenza stampa.
In seguito, la giocatrice toscana ha parlato dell’infortunio al piede che non le ha concesso di partecipare ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020: “Olimpiadi? Non andarci è stata una decisione difficile, durante quella settimana ero ingestibile, non mi si poteva parlare. La convocazione è arrivata all’ultimo momento e non potevo sottovalutare il problema al piede; una frattura fa stress è risolvibile soltanto con un’operazione, che tutti i medici mi hanno sconsigliato. In quel momento ho deciso di salvaguardare il mio fisico e potevo mettere a rischio l’intera stagione. Ovviamente è difficile da spiegare a parole, quella settimana non ho avuto voglia di sentire nessuno per il rammarico. Spero di poter partecipare ai Giochi di Parigi 2024. Devo monitorare il problema al piede in ogni minimo dettaglio, indosso dei plantari e devo scegliere attentamente le scarpe. Ho seguito delle cure per le ossa e il monitoraggio costante è la miglior cura“.
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