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Leylah Annie Fernandez ha raggiunto la finale degli US Open, grazie alla vittoria su Aryna Sabalenka per 7-6 4-6 6-4. Questo traguardo raggiunto ha permesso alla canadese, in conferenza stampa, di raccontarci la commovente storia della sua infanzia: “In passato – inizia la numero 73 del mondo – molta gente dubitava di me, della mia famiglia e dei miei sogni. La gente mi continuava a ripetere che non sarei mai diventata una giocatrice di tennis professionista, che avrei dovuto smettere per concentrarmi solo ed esclusivamente sulla scuola. Ricordo che un insegnante mi disse di smettere di giocare a tennis perché non mi sarei mai potuta costruire una vita su questa passione. Se devo essere sincera, sono felice che me l’abbia detto, perché ogni giorno ho quella frase in testa che mi spinge ad andare avanti. Sono fiera di aver dimostrato a tutte queste persone che si sbagliavano e che posso diventare qualcuno grazie alla racchetta. Ci sono poi tante altre cose che abbiamo dovuto passare come famiglia. Ad esempio, mia madre dovette andare in California per qualche anno, con l’obiettivo di sostenere me e la mia famiglia nel mondo del tennis. Si è trattato di pochi anni, ma sono stati molto difficili per me, perché avevo bisogno di una mamma, avevo bisogno di qualcuno che fosse lì per me a 10/13 anni. Ogni volta che ci vedevamo, era come vedere uno sconosciuto, ma, allo stesso tempo, qualcuno di molto familiare. Ora, infatti, penso che sono davvero fortunata a poter avere mia madre qui a fare il tifo per me e divertirsi con me tutto questo tempo. In definitiva, sono molto contenta che le cose stiano iniziando a dare ragione a me e alla mia famiglia”.
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