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La clamorosa squalifica dagli Us Open 2020 di Novak Djokovic ha alimentato alcune polemiche sull’interpretazione del regolamento da parte di giudice di sedia e supervisor, i quali hanno però agito nel pieno rispetto delle regole. Il serbo ha difatti arrecato un evidente danno alla giudice di linea colpita da una pallina scagliata da Djokovic per frustrazione, sebbene il gesto sia stato unanimemente considerato involontario. Il caso in questione riporta alla mente l’estromissione di David Nalbandian dal Queen’s nel 2012, reo di aver scalciato con veemenza Andrew McDougall, sventurato giudice di sedia successivamente sanguinante e polemico con l’atleta sudamericano. L’argentino fu naturalmente squalificato, con conseguente multa e addirittura denuncia penale per aggressione, considerando l’impeto con il quale avesse compiuto il gesto. Nalbandian riuscì a cavarsela con i ‘soli’ 10 mila euro di multa ricevuti dall’Atp, ma il fatto che il tutto sia terminato con una causa nei suoi confronti fa riflettere. Djokovic non verrà denunciato con tutta probabilità, in quanto il gesto è stato effettuato ‘inconsapevolmente’, non di certo con l’intenzione di centrare la gola della giudice di sedia e causarle problemi alla respirazione: grande delusione per il numero uno al mondo e inusuale leggerezza da parte sua, ma nessuna possibilità che il tutto possa continuare in tribunale.
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