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Us Open 2020, Boris Becker: “Nessuno è perfetto. Squalifica giusta, ma Djokovic non è una persona cattiva”

Novak Djokovic - Foto Roberto Dell'Olivo

“E’ stata una situazione davvero sfortunata. Come prima cosa va detto che il gesto non è stato intenzionale, ma le regole sono regole e sono state rispettate“. Queste sono le parole di Boris Becker che in un evento ha parlato della squalifica di Novak Djokovic nel match di quarto turno degli Us Open contro Pablo Carreno Busta. Nole è andato a scusarsi e forse si è sentito anche in imbarazzo. Spero però possa giocare Roma, come dovrebbe fare, e poi il Roland Garros. Questa è stata una grande lezione perché è stato criticato da tutto il mondo, ma lui è un uomo e si è preso la responsabilità di ciò che è successo”. 

Boris ha poi continuato: “Io sono suo amico, ma il mio nuovo lavoro mi chiede di essere imparziale. Le regole come ho detto sono chiare, non puoi colpire nessun ufficiale di gara ed è stata giusta la squalifica. Il suo è stato un gesto figlio della frustrazione, nessuno deve pensare che Nole sia una cattiva persona”. Le parole del tedesco che ha poi concluso: “Non credo che questo evento danneggerà la sua reputazione sul lungo termine. I giornalisti spesso sembrano preferire Nadal e Federer al serbo e spesso sono stati critici con Djokovic. Lui non è perfetto, nessuno lo è però paga un prezzo più alto di quello che dovrebbe pagare”.

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