Jannik Sinner è stato eliminato al primo turno degli Us Open 2019 da Stan Wawrinka, che ha avuto la meglio in quattro set. L’altoatesino, che arrivava dalle qualificazioni superate brillantemente, era all’esordio assoluto nel tabellone principale di uno slam. Per il sedicenne è arrivata anche la soddisfazione di strappare un set a un avversario difficile, e nonostante la sconfitta sono tanti i miglioramenti fatti registrare dall’azzurro.
“La situazione, il campo e l’avversario, certo che mi hanno emozionato, ma poi devi giocare la palla in campo, e non badare al resto – ha commentato Sinner ai microfoni di Ubitennis –. Non è stata tanto questione di livello, ma di tensione, sono entrato in campo un po’ teso all’inizio, il che è normale, ma anche lui affrontava un giocatore che non conosceva. Ha giocato bene nei momenti importanti, però avrei dovuto fare io qualcosa in più, specialmente col dritto”.
“Penso che avrei potuto farcela in tutti i set, nel quarto era un po’ in difficoltà, sul 2-2, sul 3-3 – continua Sinner -. Mi è mancata esperienza. Fisicamente mi sono sentito bene, anche se era la prima volta che giocavo 4 set. La gestione cambia, 2 su 3 se perdi il primo la cosa è diversa, speriamo che la prossima volta vada meglio. La schiena è a posto, va tutto bene. Effettivamente 4 palle break trasformate su 14 non è una buona percentuale, lui ha servito molto bene. Mi andava spesso sul dritto, avrei dovuto saperlo, ma è l’esperienza. L’estate in America è servita a migliorare il gioco sul cemento, per noi giovani è facile giocare in Italia, con il pubblico tutto con te. Credo di essere migliorato mentalmente, di torneo in torneo, all’inizio facevo molta fatica”.