Rafael Nadal continua a convincere: nella notte italiana il campione di Manacor ha sconfitto in tre set il nostro Matteo Berrettini, al termine di un match a tratti emozionante e in parte equilibrato. Domenica 8 settembre (ore 22 italiane) andrà in scena l’ultimo atto di questo Us Open 2019, il quarto Slam della stagione. In finale il maiorchino se la vedrà con l’uomo del momento, il russo Daniil Medvedev, in una sfida che si preannuncia sicuramente equilibrata. I due si sono già affrontati quest’anno nella finale del Masters 1000 di Montreal, vinta da Nadal con un sontuoso 6-3 6-0 in un’ora abbondante di partita.
SENZA PAURA – Daniil Medvedev, come detto in precedenza, è l’uomo del momento: il tennista russo sta disputando infatti uno Us Open fantastico, a conclusione di un’estate americana in cui ha brillato in ogni torneo, raggiungendo prima le finali a Washington e a Montreal, poi conquistando il suo primo Masters 1000 a Cincinnati e adesso arrivando per la prima volta in carriera in finale in un torneo dello Slam. Il moscovita ha giocato un torneo in crescendo, acquisendo sempre più fiducia nei propri mezzi e nel proprio gioco, senza essere vittima della pressione (anzi si è caricato sempre di più grazie alle polemiche con il pubblico newyorkese, in un rapporto che non si può certo dire idilliaco). Dopo i primi turni conquistati senza brillare particolarmente, Medvedev ha alzato il livello del suo tennis ed è pian piano diventato uno dei candidati ad alzare il trofeo, approfittando delle premature uscite di scena di Federer e Djokovic nella parte alta del tabellone. La semifinale contro Dimitrov – a tratti dominata – ha messo in mostra il suo talento e la sua capacità ad affrontare partite di una certa importanza, mettendo in luce tutti i suoi miglioramenti.
IL FAVORITO – Rafael Nadal arriva in finale come il logico favorito di questo torneo: l’esperienza maturata negli anni e il gioco espresso negli ultimi mesi sono un segnale evidente di come questo campione non voglia farsi da parte, ma continuare ad essere protagonista nel mondo del tennis. Inoltre l’abitudine ad affrontare questi palcoscenici (18 titoli dello Slam in bacheca) può senza dubbio favorirlo rispetto a un Medvedev ancora alle prime armi in questo tipo di match. Nadal ha giocato un torneo davvero importante: il maiorchino ha infatti vinto piuttosto agevolmente i suoi match, perdendo un solo set in tutto il torneo, contro Marin Cilic in ottavi.
CHIAVE TATTICA – Sicuramente il russo non deve compiere gli stessi errori dell’unico precedente contro Rafa: nella finale canadese Medvedev ha giocato troppo lontano dal campo, cercando di fare braccio di ferro con il suo avversario e dopo un set è crollato, surclassato dalla potenza dei colpi dello spagnolo. Nadal, dal canto suo, cercherà di essere il più propositivo possibile (sfruttando al meglio il servizio), controllando gli scambi, allontanando così il suo contendente dalla linea di fondo per prendere sempre più campo.
LE DICHIARAZIONI – Molto sorpreso da se stesso per il torneo finora disputato, il russo ha dichiarato: “Io stesso sono sorpreso di aver fatto così bene. Il viaggio verso la finale è stato folle. Per colpa mia ho avuto il pubblico contro, poi ho trovato un campione Slam e pensavo che tutto fosse finito. E invece sono qui prima di affrontare una finale”. Nadal invece non è parso del tutto soddisfatto dopo la semifinale contro Berrettini, soprattutto per come poteva finire il primo set (“alla fine però ho portato a casa l’incontro in tre set ed è sempre positivo” ha detto Rafa), ma si è sinceramente complimentato con il suo avversario, augurandogli il meglio per la sua carriera. Il maiorchino si è anche espresso sulla finale di domenica e non sembra sottovalutare il suo avversario. “E’ al momento uno dei più in forma del circuito. Ha vinto Cincinnati, ha fatto finali a Montreal e Washington, è in finale di uno Slam e non per caso”, ha dichiarato il numero due del mondo.
NUMERI – Come già detto in precedenza, per Medvedev si tratta della prima finale a livello Slam e cercherà di diventare il secondo russo a trionfare a Flushing Meadows, dopo la vittoria di Marat Safin nel 2000. Il tennista di Mosca andrà alla caccia del suo sesto titolo in carriera, ovviamente sarebbe il più prestigioso. Da lunedì sarà inoltre certo del suo nuovo best ranking al numero quattro del mondo, alle spalle dei tre fenomeni. Nadal invece tenterà di portarsi a casa il suo quarto Us Open, dopo i successi del 2010, 2013 e 2017 (e la finale persa nel 2011 con Djokovic). Il maiorchino cerca inoltre di conquistare il suo diciannovesimo titolo Slam, avvicinandosi così ai venti di Federer. In caso di vittoria lo spagnolo ridurrà il gap di punti che lo separa dalla prima posizione in classifica, occupata stabilmente da Djokovic, e allungherà su Federer, terzo nel ranking Atp.