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Matteo Berrettini ci ha fatto emozionare in queste – quasi – due settimane e ha incantato con il suo tennis potente, solido ed efficace il pubblico di New York. Venerdì 7 settembre l’azzurro affronterà nella sua prima semifinale in un torneo dello Slam il numero due del mondo Rafael Nadal, vincitore agli Us Open nel 2010, 2013 e 2017, con cui non ci sono precedenti. Il romano non aveva mai vinto un match a Flushing Meadows e in questa edizione è addirittura riuscito a raggiungere la semifinale, cosa che per un tennista italiano non accadeva da quarantadue anni, quando nel lontano 1977 ci era riuscito il capitano Corrado Barazzutti.
CORAGGIO E FIDUCIA – Fiducia è la parola chiave del momento dell’azzurro: il nostro portacolori sta giocando con piena consapevolezza di sé e dei propri mezzi, come probabilmente non era mai riuscito a fare prima. Quest’anno i progressi di Berrettini sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto a livello mentale, oltre che come gioco e come colpi (il rovescio è migliorato in modo esponenziale): i titoli a Budapest e a Stoccarda non sono arrivati per caso, così come il primo ottavo di finale raggiunto a Wimbledon. Il tennista romano è arrivato a questi Us Open senza grandi aspettative, a causa dell’infortunio alla caviglia dello scorso luglio, che gli ha impedito di essere competitivo durante l’estate. Berrettini ha giocato un torneo in crescendo: dopo i primi tre turni portati a casa non senza difficoltà, dal match di ottavi di finale con Rublev il livello di gioco e di fiducia si è alzato nettamente. L’incontro di quarti contro Monfils ha dimostrato tutte le sue potenzialità: dopo un inizio difficile Matteo si è ripreso e con coraggio è riuscito a rientrare in partita, portandosi avanti due set a uno e avanti anche di un break nel quinto set, prima di quel finale quasi drammatico e al cardiopalma al tie-break decisivo, che ha catapultato l’italiano nel tennis “dei Grandi”.
FAVORITO – Se per Berrettini si tratta di una prima volta per Rafael Nadal è l’abitudine: il tennista maiorchino è da sempre abituato a questi palcoscenici ed è il favorito del torneo. L’esperienza a questi livelli può senza dubbio favorirlo, così come l’abitudine a giocare match di enorme importanza. Il numero due del ranking sembra davvero centrato, sta disputando un torneo di alto livello e ha concesso relativamente poco ai suoi avversari: solo Cilic in ottavi lo ha messo in difficoltà per un set, l’unico fin qui perso dallo spagnolo, mentre Schwartzman ai quarti non è riuscito ad opporre grande resistenza.
CHIAVE TATTICA – Per affrontare Nadal, Matteo dovrà usare bene il servizio, cercando di mantenere una percentuale di prime palle alta, riuscendo così ad avere qualche punto gratis con la battuta e ad accorciare gli scambi, dove il maiorchino è senza dubbio avvantaggiato non appena si allungano. Berrettini dovrà stare attento a non spostarsi troppo sul dritto perché lascerebbe aperto il lungolinea al dritto del suo avversario e sarebbero dolori. Il campione di Manacor invece cercherà molto probabilmente di aggredire il romano sul rovescio, il suo colpo più debole seppur migliorato.
LE DICHIARAZIONI – Grande rispetto nei confronti del suo giovane avversario da parte di Rafa Nadal, il quale sembra temere la potenza del suo gioco: “Ho visto giocare Berrettini, tira fortissimo ed è in fiducia. Sta facendo passi da gigante di settimana in settimana, perciò avrò bisogno di essere al 100% venerdì” ha dichiarato l’ex numero uno del mondo. Berrettini invece è parso incredulo della sua impresa e nel post-partita ha fatto davvero fatica a realizzarlo: “Non so cosa dire. Ora non ricordo nessun punto giocato, grazie a tutti voi e tutti gli italiani”. L’azzurro però è consapevole dell’occasione che è riuscito a crearsi ed è pronto per una semifinale che si preannuncia scoppiettante: “Il torneo non è finito, state pronti alla prossima partita”.
I NUMERI – Se Berrettini riuscisse a sconfiggere Nadal sarebbe il primo italiano a raggiungere una finale nel torneo newyorkese, un traguardo storico per il nostro tennis (finora lo Us Open è stato il torneo delle italiane, con la famosa finale tra Vinci e Pennetta nel 2015). Grazie alla semifinale raggiunta l’azzurro salirà quasi sicuramente al numero 13 del ranking mondiale, mentre in caso di finale dovrebbe addirittura riuscire ad entrare in Top10 (tutto questo si potrebbe verificare nel caso in cui Grigor Dimitrov non sia il vincitore del torneo). L’unica certezza è che Berrettini da lunedì farà sicuramente l’ingresso tra i primi quindici del mondo, andando a ritoccare il proprio best ranking. Nadal invece è sicuro di mantenere la seconda piazza in classifica grazie a questo risultato, anche se vincendo il torneo si avvicinerebbe a Novak Djokovic, leader delle classifiche, e staccherebbe alle sue spalle Roger Federer.
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