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Us Open 2019, Berrettini: “Contro Rublev un ottavo tosto”

E’ provato ma felice Matteo Berrettini, capace di raggiungere gli ottavi di finale degli Us Open 2019 per la prima volta in carriera dopo aver battuto Alexei Popyrin al termine di un match che era partito nel migliore dei modi ma che stava poi rischiando di prendere una brutta piega. Il tennista azzurro lo racconta così a Supertennis: “Quando si gioca tre su cinque succede proprio questo, specie contro un avversario pericoloso come Popyrin. Il tie-break è un terno al lotto, non ho giocato benissimo nel terzo. A inizio quarto ero stanco ma di testa mi chiedevo di essere lucido perché anche lui era stanco. Ho usato tutte le cellule del mio corpo per metterci attenzione e sono contento. L’undicesimo game è stata una roba assurda, punti pazzeschi, ma sono rimasto tranquillo. Non ne sarebbe valsa la pena di lamentarsi, ho giocato alla grande il game successivo e al tie-break lui ha accusato il colpo”.

Sullo stato di forma dopo l’infortunio che lo ha costretto ad arrivare in America un po’ in ritardo di condizione: “Sono molto orgoglioso di me. Mi sono ritrovato infortunato durante un allenamento tranquillo, sono cambiati tutti i piani e mi sono sentito triste. Mi sono fatto forza, non era comunque nulla di grave, anche se non è mai facile tornare visto che a Cincinnati ero un po’ così così. Il team mi ha seguito, la mia famiglia mi è stata accanto e per fortuna so come si torna dopo un infortunio”.

Avversario agli ottavi il pericolosissimo Rublev: “Contro Rublev sarà una partita tosta, a lui piace giocare su cemento, conosce bene i campi. Io mi sento bene, sono arrivato qua dopo la batosta presa con Federer a Wimbledon. Vediamo cosa succederà, per ora ho il sorriso”.

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