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Novak Djokovic è approdato in semifinale agli Us Open 2018, dopo la vittoria nei quarti di finale in tre set su John Millman. Un avversario a sorpresa, visto che l’australiano negli ottavi era riuscito nell’impresa di eliminare Roger Federer. Ed è proprio su questo che si è concentrato Nole nella prima parte della sua conferenza stampa post-match. “Sono stato sorpreso nel vedere Millman battere Roger, non me l’aspettavo – conferma il serbo – Ma ho guardato la seconda parte del match e Roger non stava giocando bene. Ha sbagliato tanto, non era la sua giornata. In parte questo è anche merito di Millman, perchè è quel tipo di giocatore che sbaglia pochissimo e ti fa sbagliare tanto. Contro di lui devi guadagnarti ogni punto.”
GLI HIGHLIGHTS DI DJOKOVIC-MILLMAN
Da questo punto di vista anche Djokovic ha dovuto cambiare chiavi tattiche: “In condizioni di campo e palline molto lente, un giocatore come lui è difficile da affrontare. Corre a destra, a sinistra e arriva su tantissime palle. Ho cercato di trovare la giusta via di mezzo tra l’essere paziente e l’essere costruttivo in ogni punto. Volevo essere aggressivo quando ne avevo la possibilità , ma in queste condizioni è più facile a dirsi che a farsi.” Il serbo conferma di essere rimasto molto colpito dal percorso di Millman a Flushing Meadows: “Ho grande rispetto per lui, così come lui ha rispettato Roger e me ma sempre facendo il suo gioco al massimo. E’ un grande combattente e un ottimo giocatore a tutto campo: penso che abbia vissuto il torneo della vita e il match della vita contro Roger. Oggi mi ha fatto correre e mi ha fatto guadagnare questa vittoria.”
Importante anche il fattore caldo, che sta davvero mettendo a dura prova i giocatori. Interrogato sull’argomento, Djokovic è categorico: “Personalmente non ho mai sudato così tanto come in questi giorni, è incredibile. In ogni partita uso almeno dieci magliette. Anche Roger, che solitamente non suda molto, avete visto come ha sofferto nei giorni scorsi. E’ come essere in una sauna, ho chiesto al giudice di sedia se ci fosse un sistema di condizionamento dell’aria a livello del campo: non mi ha saputo dare una risposta, ma penso che il torneo dovrebbe adeguarsi a queste condizioni estreme.“ Il serbo inoltre sottolinea una criticità legata soprattutto all’Arthur Ashe Stadium: “Il problema è molto importante su questo campo. Avere il tetto è meraviglioso, perchè ci consente di giocare anche con la pioggia. Però in un campo con tribune così grandi il ricircolo d’aria è praticamente nullo, soprattutto in basso a livello del campo. “
Infine, qualche battuta su Kei Nishikori: il giapponese sfiderà Djokovic per un posto in finale. “Credo di averlo incontrato solo una volta da quando sono passato a Lacoste, quindi forse Uniqlo era la chiave dei miei successi contro di lui (ride, ndr). Scherzi a parte, è uno dei migliori con il rovescio a due mani ed è molto rapido nei movimenti. Ha un gioco di piedi eccezionale. L’ho incontrato a Wimbledon nei quarti e dopo aver sofferto nei primi due set, ho iniziato ad alzare il mio livello nel terzo e nel quarto giocando molto bene. Nishikori è talentuoso ma anche un gran lavoratore, penso che la sconfitta più importante contro di lui l’abbia subita proprio qui, nella semifinale del 2014. Ha sofferto contro Cilic ma è riuscito a portare a casa un gran match.”