Ha parlato Djokovic in conferenza stampa dopo la vittoria del suo match di ottavi di finale contro il portoghese Sousa. Ancora una volta ha sottolineato l’importanza di staccare la vita privata dal tennis: “Il tennis non determina la felicità nelle mia vita, da quando sono diventato papà le prospettive sono cambiate, ma ci sono cose che mi rendono ben più felice che vincere o perdere un incontro. Certo che quando ho vinto Wimbledon mi sono sentito soddisfatto soprattutto dopo essere stato fermo per infortunio. Durante questa lunga pausa ho potuto concentrarmi su alcuni aspetti del mio gioco ma in generale della mia vita e per questo ne sono grato”. Ovviamente il serbo ha parlato del prossimo avversario nei quarti di finale che con ogni probabilità sarà Federer: “La mia rivalità con lui mi ha fatto diventare il giocatore che sono. Sono grato di poter giocare contro lui, ma anche Nadal e Murray, giocatori che ho dovuto battere sempre per vincere gli Slam. Le mie migliori partite contro Roger? Probabilmente le due finali di Wimbledon nel 2014 e 2015. All’inizio della mia carriera ho perso molte volte contro di lui, soprattutto nei tornei importanti, per questo ho dovuto migliorare molto la mia tenuta in particolare nelle partite importanti”.
Nole ha chiarito la sua condizione fisica dopo qualche partita lunga e dura: “Con il passare del tempo la mia condizione è migliorata, contro Gasquet e oggi ho giocato decisamente meglio rispetto all’inizio del torneo. Ora sono pronto per fare bene nei quarti, sono contento di dove sono. Ho avuto problemi nel terzo set? Sì ho avuto di nuovo problemi con il caldo, ma avevo già provato questa esperienza al primo turno. Si può fare poco, devi solo resistere e cercare una soluzione per vincere”. Djokovic è stato costretto a tornare a parlare del suo rapporto con Federer e Nadal, a detta di tutti i più forti dell’era nonostante lui abbia uno score favorevole contro entrambi: “All’inizio ero sotto contro entrambi, poi ho vinto qualche match importante. Una volta che inizi a vincere questo tipo di partite ti senti meglio e hai un vantaggio a livello mentale, ma ci sono troppe variabili in ogni incontro che spesso si decide in pochi dettagli. Loro comunque sono un esempio per me fuori e dentro il campo, mi piace vederli anche in TV”. Djokovic ha concluso spendendo buone parole per Kyrgios: “Chi mi impressiona di più sul tour? Prima Roddick, ora Kyrgios sta facendo molto bene”.