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Per l’ottava volta in carriera, Novak Djokovic raggiunge la finale degli US Open, grazie alla vittoria, nella sua undicesima semifinale di fila a New York, su Kei Nishikori per 6-3 6-4 6-2 in 2 ore e 22 minuti. L’undicesima semifinale di fila, a -3 dalle totali di Jimmy Connors, conferma l’ottimo feeling di Nole con New York. L’incredibile record non ha eguali nella storia del tennis: otto semifinali vinte di fila negli Slam, stesso numero di atti conclusivi conquistati agli US Open, dove ha vinto 2 volte e perso 5. Contro Juan Martin del Potro il destino sarà ancora crudele?
La vittoria di oggi è figlia di un primo parziale completamente dominato, senza offrire sprazzi di cedimento, né di palle break, mai concesse nel primo parziale, dominando e chiudendo 6-3. Con il successo odierno, ora è ufficiali: Nole tornerà a partecipare alle Atp Finals di Londra. Alla fine l’ex numero 1 al mondo ha avuto bisogno soltanto del rodaggio con Fucsovics e Sandgren, contro cui ha perso gli unici due set del torneo fino ad oggi: dopo la vittoria di Wimbledon e quelle senza problemi su Gasquet, Sousa e Millman in un cammino privo di insidie, eccolo favorito per la vittoria finale.
Per il giapponese invece, gli scontri con il tennista balcanico resta una chimera: 17 sfide, 4 sul cemento, 15-2 per il classe ’87 e 3-1 anche sul “duro”. Le uniche vittorie? Basilea 2011 e proprio a Flushing Meadows nel 2014, quando poi perse in finale contro Marin Cilic.
È stato proprio il match con il croato uno dei più intensi dell’edizione 2018: rimonta al quinto contro il finalista AO di quest’anno, dando seguito alle vittorie sofferte contro Bagnis e Schwartzman. Il nipponico comunque prosegue in un anno importante, in cui ha raggiunto la finale monegasca, ma anche i quarti di Roma, venendo spesso fermato da Nole in ben 3 occasioni quest’anno: ora la posizione numero 12 da conservare. Dove può arrivare il nativo del Sol Levante?
PRIMO SET -Dopo aver saltato l’edizione 2017, Nole Djokovic torna per l’undicesima volta di fila in semifinale negli States: è proprio il serbo infatti ad aprire al servizio il quarto incontro dell’anno con il giapponese. Il numero 19 al mondo comincia invece nel peggiore dei modi: ecco subito tre palle break per il detentore di Wimbledon, ma con costanza e fatica, Nishikori salva tutto, anche una quarta chance, ma alla quinta ecco spianata la strada verso il successo del primo parziale. Infatti, Nole non si guarda più indietro: 3-0 dopo poco e set già compromesso, con i servizi del serbo ingiocabili, in cui viene concesso un 15 su tre turni. Mentre su quelli del nipponico si gioca eccome, gli scambi sono lunghi, ma pur lottando, Djokovic chiude 6 giochi a 3.
SECONDO SET – Il finalista US Open 2014 rischia subito di capitolare: 5 palle break di nuovo per il serbo, che però non può nulla contro la caparbietà dell’asiatico, abile anche nel gioco a rete. Lo stesso deve fare Nole nel gioco successivo, costretto ad eliminare le prime due, ed uniche, palle break concesse: lo fa alla Djokovic, alzando un muro invalicabile. Il vantaggio di servire per primo si fa sentire per Nishikori, ma fino al quinto gioco: sotto 0-40, il nipponico annulla 3 palle break, poi, capitola e come nel primo set, pur “molleggiando” a destra e manca, compromette la sua missione. Djokovic, salito 3-2, non viene più scosso dal classe ’89 al proprio servizio: Nishikori rimane attaccato al match, ma il serbo chiude sul 6-4, caricando sé e il pubblico.
TERZO SET – La batosta dei primi due set non si fa sentire nel primo turno di servizio, ma dal terzo in poi, ecco l’assolo di Nole, che fa giocare sempre un colpo in più, tornando quello di 3 anni fa. Al primo break point disponibile, Nole sale 2-1: più passano i minuti, più l’allievo di Michael Chang è in balia dell’avversario. Pur lottando, le energie cominciano ad aumentare: salito 3-1, il nipponico prova restare attaccato alla partita, fino al settimo gioco. Nole attacca con risposte profonde uno sfinito Nishikori, ancora stanco delle fatiche post-Cilic, e al secondo tentativo infila il break decisivo del 5-2. Ed ovviamente, nel successivo turno di servizio, Nole non sbaglia: il classe ‘87 chiude 6-2 nel terzo set con un meraviglioso rovescio da fuori al campo e raggiunge Juan Martin Del Potro in finale. Nole sale 14-2 negli scontri diretti con il neo numero 12 al mondo: ben 4 vittorie, sono giunte solo quest’anno, con l’ultima che è stata la più netta pur trovando un grande avversario, capace di annullare anche un match point.