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Juan Martin Del Potro è il primo semifinalista degli Us Open 2018. Il numero 3 al mondo si riconferma sul cemento di Flushing Meadows dopo il penultimo atto raggiunto nella passata stagione rimontando un set di svantaggio a John Isner: 6-7(5) 6-3 7-6(4) 6-2 lo score che regala al tennista albiceleste la sesta semifinale Slam in carriera, la seconda stagionale dopo quella raggiunta al Roland Garros e la terza a New York. Così come nel 2017, Del Potro potrebbe ritrovare Rafael Nadal: il numero 1 al mondo, detentore del titolo, dovrà però prima avere la meglio su Dominic Thiem, main event di giornata a notte inoltrata in Italia.
Come prevedibile, il primo set si decide di fatto su un paio di pesantissimi punti. I servizi fanno da padrone, l’unica chance in risposta se la procura l’argentino sul 5-5 ma Isner non trema. La soluzione più ovvia è dunque il tie-break: nel gioco decisivo l’americano conquista un fondamentale mini-break e lo protegge sino alla conclusione del parziale. Del Potro, sotto per 6-3, annulla i primi due set point con la battuta a disposizione ma non riesce a rispondere sul terzo ed è costretto ad alzare bandiera bianca sul 7-5.
Nella seconda frazione, però, Isner accusa un improvviso calo fisico: sul 2-1 arriva il primo break della partita ed è in favore della torre di Tandil che ne fa tesoro e lo porta avanti sino al 6-3 lasciando per strada appena tre punti nei propri turni. Un set che, una volta compromesso, l’americano lascia andare via senza spendere troppe energie per riprendere a battagliare nel terzo.
Dopo un toilet break di circa sette minuti, il numero 11 al mondo vende cara la pelle e resta a contatto cancellando una palla break in apertura, poi è l’argentino a rischiare nel quarto game rimontando dal 15-40 mancando poi una nuova chance sul 3-3. I due arrivano spalla a spalla dunque ad un secondo tie-break e questa volta Del Potro non si fa cogliere impreparato: il sudamericano risponde praticamente sempre al servizio dell’avversario e ha ben pochi problemi nel portarlo a casa per 7 punti a 4.
Il match è ormai segnato e a poco servono i dieci minuti di sosta prima di iniziare il quarto set per la ‘heat policy’. Al rientro in campo Del Potro azzanna la partita con un break immediato che gli permette di volare sul 3-0, Isner limita i danni nel quarto game risalendo dal 15-40 ma l’ultimo treno passa nel gioco successivo con la chance del controbreak concessa ma cancellata dal numero 3 al mondo. Per Delpo è dunque poco più che una formalità controllare e chiudere i conti in risposta sul 5-2 dopo circa tre ore e mezza di partita.