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l padrone di casa Denis Kudla porta a casa il primo turno degli US Open contro il numero 60 al mondo italiano Matteo Berrettini per 6-4 7-5 6-2 in 2 ore e 19 minuti e sfiderà al secondo turno il vincente del match tra l’argentino vincitore dell’edizione 2009 Juan Martin Del Potro e il connazionale Donald Young.
Una sconfitta figlia di una preparazione non eccelsa di Matteo per quanto riguarda i tornei su cemento americano, partecipando solo a Winston-Salem, dove ha raggiunto per la prima volta gli ottavi di finali su tale superficie a livello ATP nonostante abbia vinto 20 match tra chiuso e aperto.
Il numero 72 al mondo invece stravolge i pronostici e da giocatore sfortunato e disastroso a livello di medie statistiche a Flushing Meadows, dove ha raggiunto 7 volte il tabellone principale, torna a vincere dopo averlo fatto contro Jiry Vesely nel 2013: solo una vittoria in 2 anni negli Slam, quest’anno a Melbourne contro Steve Johnson dopo aver battuto lo stesso Berrettini nelle qualificazioni. Il terzo confronto con il romano va a favore dell’americano, che a marzo invece aveva perso nelle qualificazioni di Indian Wells.
È un successo meritato, condito da una padronanza del campo e dei colpi e di una condizione fisica invidiabile contro l’allievo di Vincenzo Santopadre scarico ed altalenante al servizio: sarà stata la pressione Slam? Gli ace sono quasi pari, 14-12 per il 26enne, che si aggiudica anche i doppi falli, ma le palle break sono state il vero spartiacque di tre set che hanno visto il romano troppo discontinuo: 5/16 per l’americano mentre appena 1/7 per l’italiano.
CRONACA
PRIMO SET
Il tennista romano fa il suo esordio al servizio in maniera altalenante, salvando ben sei palle break, prima di portare a casa il gioco grazie a due ace e diversi vincenti, battendo un combattivo americano che gioca tocchi di fino. I primi giochi sono di studio, anche se si gioca prevalentemente sul servizio del classe ’96, che deve annullare altre due palle break per salire 3-2. Ma il vantaggio di servire per primo svanisce ben presto: nel settimo gioco, alla nona palla break del parziale, Kudla breaka, involandosi verso la conquista, al primo tentativo, del set per 6 giochi a 4.
SECONDO SET
Berrettini ha ancora il servizio dalla sua per trovarsi in vantaggio, come effettivamente avviene dopo che nel primo set la battuta non è girata come al solito. Bisogna attendere il quarto gioco per le prime palle break, entrambe annullate dall’attento statunitense, che nulla può nell’ottavo gioco, regalando il doppio vantaggio al tennista 22enne, che dopo aver dominato al servizio, strappa anche il break ai vantaggi alla quarta chance del set e della partita. Ma proprio sul più bello, ecco il calo dell’italiano: pronto per servire per il set, Berrettini va subito sotto 0-40, con due bordate annulla le chance di break, ma alla terza Kudla riottiene il gioco.
Sul proprio servizio ha inizio un’emozionante battaglia, che vede ancora l’americano uscire trionfante, considerando le due palle set annullate ed essere sopravvissuto a 4 parità: il filetto di giochi cresce e il sorpasso avviene nell’undicesimo gioco, quando Matteo capitola.
Il numero 72 al mondo ha bisogno però di 6 set point per chiudere il secondo parziale in suo favore nel gioco più lungo del match dopo che il tennista numero 57 al mondo aveva avuto anche la chance per portare il set al tie-break: per 7 giochi a 5, Kudla completa la rimonta.
TERZO SET
Dopo il nervosismo degli ultimi giochi, Berrettini si riprende bene al servizio, concedendo le briciole all’avversario, che fa altrettanto, grazie a lungolinea e palle corte in risposta ai pallonetti tricolori: nel quinto gioco però, alla prima chance utile, Kudla sale 3-2, confermandosi anche al servizio. Il triplo vantaggio è assicurato, con il secondo break ai vantaggi del set: 6 giochi a 2 il terzo ed ultimo set.