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L’analisi del tabellone femminile degli Us Open 2018. Tutti i riflettori sono puntati sul quarto ed ultimo appuntamento Slam di questo 2018, sul torneo che solamente 3 anni fa ci regalava la prima finale tutta italiana in un Major, nonché il primo trionfo azzurro a New York. Quante cose sono cambiate in questi anni, proprio a partire dalle due finaliste, Flavia Pennetta e Roberta Vinci, entrambe ormai ex giocatrici. All’epoca la numero 1 incontrastata era Serena Williams, che a Flushing Meadows cercava di completare il Golden Slam e di conquistare il 23esimo Major di una carriera semplicemente eccezionale. La giocatrice da battere quest’anno è Simona Halep, in cerca del secondo Slam della propria carriera dopo il successo al Roland Garros pochi mesi fa, anche se sicuramente ci sono diversi nomi che si collocano un gradino sotto di lei e che hanno tutte le carte in regola per ambire al titolo.
La tennista che meglio interpreta il cemento americano è Sloane Stephens, campionessa in carica, vincitrice qualche mese dopo anche a Miami. Confermare un titolo Slam è complicato quanto raro e in questi anni l’impresa è riuscita solo a Serena e Venus Williams, Azarenka, Henin e Clijsters. Se consideriamo poi che gli ultimi 7 tornei Slam hanno avuto 7 diverse campionesse, ecco che l’ipotesi di una doppietta Stephens diventa ancor meno probabile sulla carta. Rimane il fatto che in questo momento la grande rivalità del circuito pare tra lei e Halep e potrebbero sfidarsi in una semifinale di altissimo livello.
Arriva decisamente sottotono invece Caroline Wozniacki: dopo Eastbourne un bilancio di una vittoria e tre sconfitte, l’ultima arrivata per ritiro contro Bertens. La danese non dà molte certezze e il sorteggio non è stato dei migliori, con la campionessa del 2011 Samantha Stosur al primo turno. Per una Wozniacki in discreta condizione non dovrebbe essere un problema ma in questo momento è difficile capire come stia fisicamente.
Nome importante e da tenere in considerazione è quello di Angelique Kerber, fresca vincitrice di Wimbledon, che nei tornei Nordamericani ha faticato ma che agli Us Open potrebbe ritrovare fiducia partita dopo partita. Ci si aspetta tanto anche da Bertens, campionessa a Cincinnati, Mertens, numero 8 della race, e Sabalenka, sicuramente una delle giocatrici più calde di questa estate e proveniente dal primo titolo WTA a New Haven. Tutto da scoprire invece il torneo di Serena Williams, a cui gli organizzatori hanno assegnato la testa di serie numero 17 e che dopo due turni relativamente semplici potrebbe affrontare la sorella Venus, Kuznetsova oppure, come ci auguriamo, Camila Giorgi. Quest’ultima è l’unica azzurra presente in main draw dopo l’eliminazione di Martina Trevisan nel turno decisivo di qualificazioni, e ha uno spot decisamente complicato.
Grande interesse anche per le wildcards, tra cui spiccano Amanda Anisimova e Whitney Osuigwe, entrambe 16enni ed entrambe con una grande carriera junior alle spalle. Anisimova 12 mesi fa vinceva proprio gli Us Open junior, prima ancora Osuigwe si aggiudicava il Roland Garros. Per la prima ci sarà Taylor Townsend all’esordio e potrebbe davvero candidarsi a sorpresa del torneo, per Osuigwe invece il cammino inizia decisamente più in salita contro Giorgi. Tra le qualificate un occhio di riguardo per Vera Zvonareva, finalista di questo torneo 9 anni fa, Eugenie Bouchard, che ha superato le qualificazioni perdendo appena 7 games, e Patty Schyder, la giocatrice più “anziana” ad accedere al main draw passando per le qualificazioni.
PRIMO QUARTO: HALEP-PLISKOVA
Tantissime le atlete di primo livello presenti in questo spicchio, a partire da Halep. La rumena trova all’esordio l’estone Kaia Kanepi, dotata ancora di grande potenza ma che in questa ultima parte di carriera non può contare molto sul fisico, tra continui infortuni e un calo fisiologico. Il primo ostacolo per la favorita del seeding è Anastasia Pavlyuchenkova, che è andata vicinissima a battere Halep a Montreal, sciupando un break di vantaggio nel parziale decisivo. Le due erano in rotta di collisione anche a Wimbledon ma ci fu lo sgambetto di Su Wei Hsieh. Agli ottavi per Halep invece le cose si fanno ben più complicate: Venus e Serena Williams, Kuznetsova e Giorgi, queste sono le atlete che si contenderanno un posto agli ottavi. Fatta esclusione per Venus, apparsa in condizioni non ottimali in queste settimane, le altre possono tutte ambire alla sfida con la rumena, anche se chiaramente una Serena al 50% sarebbe sufficiente a sbaragliare la concorrenza. Ancor meno scontato è l’approdo ai quarti di Pliskova, che ha Bogdan al secondo turno, Sakkari al terzo e una tra Muguruza e Barty al quarto. Persiste l’alone di incertezza attorno alla spagnola, reduce da una stagione in chiaroscuro, e l’esordio con Zhang è ben più complicato di quanto possa sembrare. È dunque lecito considerare Barty la vera favorita dello spot.
SECONDO QUARTO: STEPHENS-SVITOLINA
La difesa del titolo per Stephens parte da Rodina, quartofinalista a Wimbledon, che non dovrebbe però causare grossi problemi alla numero 3 del mondo. Il primo ostacolo sarà al terzo turno dove dovrebbe attenderla Victoria Azarenka. Per la bielorussa due ottimi test contro giocatrici molto diverse: la NextGen Kuzmova e l’australiana Gavrilova. La strada diventa decisamente in salita per Stephens quando si arriva agli ottavi di finale, dove dovrebbe attenderla Elise Mertens, contro la quale ha recentemente giocato e perso a Cincinnati. Un match ostico e impegnativo dal punto di vista fisico, forse più complicato della sfida successiva. AI quarti di finale incrocia infatti il proprio cammino con quello di Elina Svitolina, che non si è mai spinta oltre agli ottavi prima d’ora a New York. L’ucraina dovrà superare Radwanska, che non sta attraversando un periodo brillante -per usare un eufemismo-, Rybarikova e Goerges per raggiungere le fasi finali. Attenzione a Makarova, che non solo sta ritrovando un buon tennis, ma sa anche come si può raggiungere una semifinale su questi campi -nel 2014 il miglior risultato qui-.
TERZO QUARTO: KERBER-GARCIA
Tabellone ricco di insidie per la campionessa del 2016 Angelique Kerber, che dopo la rientrante Gasparyan trova Alizee Cornet, sua giustiziera a Montreal. Cibulkova al terzo turno può causare ulteriori problemi ma sicuramente il vero muro è rappresentato da Madison Keys: finalista nel 2017, Keys su cemento americano è pericolosa per chiunque e potrebbe arrivare agli ottavi riposata visto lo spot agevole che si ritrova. Per quanto riguarda Garcia invece, è indubbiamente una delle top10 con l’esordio più complicato: Johanna Konta, top5 meno di 12 mesi fa e scesa nel ranking a causa di infortuni e qualche periodo altalenante. Nemmeno il secondo turno si può definire comodo, con una Puig ritrovatasi in questi giorni a New Haven che ha sconfitto proprio la transalpina prima di ritirarsi per un infortunio a livello addominale, prima di sfidare un’altra giocatrice in forma come Suarez Navarro, finalista questa settimana. Agli ottavi una tra Sharapova e Ostapenko, con l’ago della bilancia che sembra propendere sulla prima, ma anche Anisimova potrebbe avere voce in capitolo. Per Garcia sarebbe forse meglio affrontare Sharapova, con cui ha vinto agevolmente pochi giorni fa, piuttosto che l’imprevedibile Ostapenko.
QUARTO QUARTO: WOZNIACKI-KVITOVA
Come già accennato in precedenza, per Wozniacki il tabellone non è dei più semplici e la condizione fisica incerta rende tutto più aleatorio. Samantha Stosur non è più la giocatrice di qualche anno fa ma può ancora imporre il proprio gioco basato su servizio e dritto. Tsurenko o Van Uytvanck al secondo turno prima di Kontaveit o Tomljanovic. Agli ottavi è attesa dalla sua bestia nera di questo 2018, l’olandese Kiki Bertens, trionfante a Cincinnati una settimana fa, che non ha grandi avversarie nel suo spot eccetto Bouchard. Kvitova invece inizia il suo cammino contro Wickmayer ma non dovrebbe trovare problemi fino al terzo turno, dove è attesa da Sabalenka, Collins o Zvonareva. La bielorussa arriverà a New York provata da settimane molto intense, il rischio di pagare le tante maratone c’è ed è alto, ma se riuscisse a tenere questo livello anche a Flushing Meadows potrebbe fare strada. Agli ottavi per Kvitova ci sarebbe una tra Osaka e Kasatkina, anche se la russa non è parsa in grande forma nei tornei post Wimbledon. Molto plausibile l’ipotesi di un quarto di finale tra Kvitova e Bertens, con la ceca che proverebbe a prendersi la rivincita dopo ben 2 sconfitte nell’ultimo mese.
PREVISIONI
QUARTI DI FINALE: Halep df Barty Stephens df Svitolina Keys df Sharapova Kvitova df Bertens
SEMIFINALI: Stephens df Halep Kvitova df Keys
FINALE: Kvitova df Stephens
PRIMI TURNI DA SEGUIRE: V.Williams vs Kuznetsova, Muguruza vs Zhang, Garcia vs Konta, Ostapenko vs Petkovic, Collins vs Sabalenka, Osaka vs Siegemund, Sasnovich vs Bencic, Kontaveit vs Siniakova