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Sloane Stephens batte in 2 set la connazionale Madison Keys e diventa cosi la nuova campionessa degli Us Open. In quella che è l’undicesima finale tra statunitensi qui a Flushing Meadows la Stephens completa il miracolo: costretta ad una lunga pausa per un infortunio al piede era caduta oltre la posizione numero 950 del ranking WTA. Grazie alla vittoria odierna la ragazza floridiana raggiungerà la piazza numero 17 delle classifiche internazionali. Discorso diverso è per la Keys che da lunedì si troverà alla dodicesima posizione. Con il titolo conquistato quest’oggi la Stephens conferma il trand positive nelle finali che per adesso la vede con 5 vittorie e nessuna sconfitta. Neanche a dirlo questo è il primo slam. Al di là di qualsiasi numero la partita di oggi segna la definitiva consacrazione di una ragazza che a 24 anni ha ancora molto tempo davanti per fare bene. che gli Stati Uniti abbiano finalmente trovato qualcuno per il post Williams? Staremo a vedere…
LA CRONACA: l’inizio di partita vede subito fare sfoggio al Keys di una delle sue armi principali: il servizio. È un bel confronto di stili poiché la Stephens ha dalla sue traiettorie alte e cariche rispetto all’avversaria che gioca molto più raso rete e teso. Interessante è la sfida sulla diagonale del dritto vista la tendenza dell’afroamericana a giocare il colpo molto stretto trovando angoli impensabili. Il primo scossone al punteggio arriva nel quinto game: la Keys forza molta sbagliando troppo, Sloane ringrazia. break per la Stephens che per adesso sta tenendo la palla in campo. Dopo appena 6 game c’è un dato che salta agli occhi: Keys 12 errori non forzati, l’altra 0. la partita in se per se non è ne estremamente bella ne particolarmente appassionante a livello estetico. Se si guarda più in profondità si può però notare come la Stephens fino a questo punto stia giocando una partita molto intelligente, gestendo con calma ogni punto senza mai avere voglia di strafare. L’impressione è che stia giocando con possibile margine di miglioramento ma alla fine tanto basta: finisce 6-3 in 30 minuti esatti.
Nel secondo set cambia davvero poco. La Stephens gioca ogni colpo con saggezza zen mentre la Keys è completamente fuori dalla partita. il break è immediato ma, tralasciando il punteggio che sembra ormai ben definito, la cosa preoccupante è come la Keys sia completamente contratta. L’ansia della finale slam si fa sentire. Altro game, altro break: 4-0. Sul volto della povera Madison iniziano a scendere le prime lacrime. È un dispiacere non vederla esprimere al meglio. Il pubblico prova ad incoraggiarla ma se si entra nello scambio non ha possibilità. Alla fine il parziale è duro ma sincero: finisce 6-3 6-0 in 59 minuti in una partita giocata molto bene a livello strategico dalla Stephens.