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Rafael Nadal vince il suo terzo Us Open, lo Slam numero 16 della sua carriera al termine di una finale dominata dal primo all’ultimo quindici contro Kevin Anderson. Non può che essere al settimo cielo il maiorchino: “Sono state due settimane speciale ma prima voglio congratularmi con il mio avversario che è tornato più forte che mai dall’infortunio. Complimenti al tuo team”.
“Il mio è stato un anno stupendo – ha continuato Rafa – Dall’inizio della stagione ho ottenuto risultati che mi hanno emozionato, sin dall’Australia. Vincere questo torneo mi dà tanta energia e mi fa sentire alla grande. Ringrazio la vita per avermi dato quest’opportunità oltre al team e alle persone che rendono possibile questo torneo, che sento un po’ come fosse casa mia”.
Un pensiero anche per lo zio Toni, che dal prossimo anno non viaggerà con il numero 1 al mondo in giro per il Tour: “Non c’è una lezione principale che mi ha insegnato, ha fatto tanto per me. Senza di lui non avrei mai giocato a tennis, è stato stupendo avere una persona come lui anche durante i periodi più difficili. Lo ringrazierò per sempre”.
Rafa ha poi concluso con una battuta sull’uragano in Florida (“Sono momenti tristi ma bisogna lottare ed essere forti”) prima di ringraziare in spagnolo il pubblico latino presente con un augurio in spagnolo: “Ci vediamo nel 2018, spero di giocare ancora per tanti anni”.
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