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Rafael Nadal approda agli ottavi di finale dell’edizione numero 137 degli Open degli Stati Uniti: nel terzo match di giornata in programma sull’Arthur Ashe, il numero 1 del mondo, qui campione nel 2010 e nel 2013, ha domato non senza qualche problema l’argentino Leonardo Mayer, con lo score finale di 6-7(3) 6-3 6-1 6-4. Sfiderà, lunedì prossimo, l’imprevedibile ucraino Alexandr Dolgopolov, che si è sbarazzato facilmente di Viktor Troicki.
Si tratta del quarto confronto diretto tra i due giocatori, con l’iberico che si è sempre aggiudicato i tre precedenti senza particolari problemi e senza mai cedere un solo parziale all’avversario. L’ultima sfida risale al maggio del 2014, quando lo spagnolo si impose nettamente nel match di terzo round al Roland Garros. Nadal si presenta a quest’incontro dopo aver superato in scioltezza Dusan Lajovic all’esordio e dopo aver lasciato un parziale al giapponese Taro Daniel; vittorie in quattro set invece, entrambe da sfavorito, per il sudamericano, ai danni di Richard Gasquet e Yuichi Sugita. Curiosamente, Mayer è stato ripescato da lucky loser dopo la sconfitta patita al terzo e ultimo turno di qualificazione dal tedesco Maximilian Marterer.
La partita si accende subito nel quarto gioco: sul punteggio di 1-2, l’argentino va sotto 15-40 sul proprio turno di battuta, ma rimedia prontamente col prezioso ausilio del servizio; ai vantaggi sventa nuovamente due palle break per poi pareggiare i conti. La stessa situazione si ripresenta al game numero 6, ma ancora una volta il trentenne di Corrientes è bravo a salvarsi e ad impattare sul 3-3. Nessun lampo in risposta nei successivi sei giochi, è dunque il tie-break a decidere il primo parziale: a sorpresa, a deciderlo sono due errori gratuiti di Nadal, uno col rovescio e uno col diritto, che regalano altrettanti mini-break allo sfidante, bravo ad approfittarne e, grazie ad una poderosa prima vincente esterna, a portarsi avanti di un set dopo poco più di un’ora di gioco.
Sembra il Leonardo Mayer dei giorni migliori quello di scena sull’Arthur Ashe: nel quarto game della seconda partita la sua incessante spinta da fondo campo costringe il mancino di Manacor a cancellare le prime due palle break offerte nell’incontro. Il maiorchino, dal canto suo, prima incassa e resiste, poi reagisce da grande campione: tre opportunità di break gli vengono negate nel gioco successivo, il quinto, ma è alla quinta chance del settimo gioco che si concretizza il primo break della partita, grazie a un diritto sbilenco in corridoio del tennista albiceleste. Saranno addirittura quattro i game consecutivi vinti dalla prima testa di serie che, da 2-3 sotto, strappa per due volte di fila la battuta all’attuale numero 59 del ranking mondiale. Un fulmineo passante di diritto, al terzo set point, pone il sigillo sul secondo parziale: 6-3 Nadal, dopo oltre due ore di gioco si ricomincia da capo, un set pari.
Il momento di piena trance agonistica che ha caratterizzato il tennis di Mayer per un parziale e mezzo sembra essersi esaurito: secondo game del terzo set ed è ancora break, il terzo consecutivo, per Rafael Nadal, grazie a un errore non forzato col diritto da parte del giocatore sudamericano. Adesso l’iberico è letteralmente incontenibile; da fondo campo l’ex numero 21 del pianeta non regge più i ritmi tenuti dall’avversario: il quarto doppio fallo della sua partita nel sesto gioco suggella il 5-1 a favore dello spagnolo che, dopo qualche istante, col solito schema servizio e diritto, mette il punto esclamativo anche sul terzo parziale.
C’è un solo giocatore in campo: il quindici volte campione Slam mette la quinta e vola anche in apertura di quarto set, approfittando di una fallimentare discesa a rete del lucky loser argentino nel game inaugurale. Sotto gli occhi attenti di zio Toni e Carlos Moya, è ormai solo una questione di ordinaria amministrazione per il mancino di Manacor: sotto 2-5, il tennista di Corrientes prova timidamente a reagire, recuperando uno dei due break di svantaggio, ma è davvero troppo tardi. L’ennesimo diritto lungo di Leonardo Mayer apre le porte degli ottavi di finale a Rafa Nadal, che archivia la pratica col punteggio finale di 6-7(3) 6-3 6-1 6-4, in poco più di tre ore di gioco.
Ha già giocato per otto volte contro il suo prossimo avversario, Alexandr Dolgopolov, battendolo in sei occasioni, la più recenti delle quali a inizio stagione con un duplice 6-3 sul veloce di Brisbane. Tra i due si tratterà del primo confronto in assoluto a livello Slam: sarà interessante vedere come Nadal si presenterà all’appuntamento e se, soprattutto, Dolgopolov confermerà il livello dimostrato negli ultimi giorni: dopo avere battuto in cinque parziali il tedesco Struff all’esordio, il nativo di Kiev ha superato in quattro set Tomas Berdych e ha concesso la miseria di cinque giochi al serbo Viktor Troicki.
LA CLASSIFICA IN TEMPO REALE PER IL NUMERO 1