“Chiedo scusa a tutti, di nuovo: non solo al giudice di sedia ma a tutti coloro che si sono sentiti offesi, le donne in primis”. Fabio Fognini torna a parlare dell’episodio agli Us Open 2017 costato la sospensione a causa di alcuni insulti rivolti a Louise Engzell. “Sono stato descritto come sessista ma non è vero – ha detto in un’intervista esclusiva a Sky Sport – Sono un padre di famiglia, ho una moglie, una mamma, una sorella. Ho sempre amato e rispettato le donne. So di aver commesso un errore molto grave. In questo momento sono disposto a qualsiasi cosa, anche andare in una scuola e parlare con i bambini per dire quello che penso. E non capiterà più”.
Fognini ha riconosciuto di aver un vero e proprio limite: “Lo riconosco. Lavoro con un mental trainer e devo dire che nell’ultimo periodo eravamo sulla buona strada. Questa sciocchezza è inspiegabile, me ne assumo le responsabilità. Ne ho pagato le conseguenze e le decisioni dovranno ancora arrivare. So bene cosa rischio, ma chi sbaglia paga. Quando ero solo ammetto di avere pianto. Perché so che non sono così, so di valere di più”.